sabato 31 ottobre 2009

Rc auto: in quindici anni aumentate del 155%

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31 ottobre 2009 12:23
Rc auto: in quindici anni aumentate del 155%

Nonostante in questi ultimi anni siano stati assunti una serie di
provvedimenti quali la patente a punti, il patentino, il danno biologico,
ecc. e non ultimo il risarcimento diretto, che ha ridotto in modo
significativo le spese accessorie sui sinistri, rendendo la loro
liquidazione più rapida e semplificata le compagnie assicuratrici hanno
continuato ad aumentare i prezzi delle polizze ingiustificatamente.
Secondo un'indagine dell'ADICO "lo scorso anno i prezzi delle polizze sono
lievitati del 4,0% e nei primi mesi 2009 si registrano aumenti analoghi con
punte del 7/8 per cento".
"Le tariffe Rc auto in 15 anni, dal 1994 ad oggi, sono aumentati di circa il
155% passando dalla tariffa media di 390 euro a 990 euro; ancora peggiore è
la situazione che riguarda le polizze obbligatorie per assicurare moto e
motorini sotto i 150 cc di cilindrata, con utenti taglieggiati e che hanno
subito impennate scandalose ed ingiustificate superiori al 300%".
"Invitano quindi le compagnie assicurative a seguire il consiglio del
presidente dell'Isvap, che nella sua relazione annuale sull'attività dell'Istituto
le ha invitate ad agire riducendo i costi, piuttosto che aumentando le
tariffe" dichiara il presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini.
L'Rc auto rappresenta, quindi, "una voce che continua a incidere
pesantemente sul bilancio delle famiglie, e sulla quale bisognerebbe
intervenire, come chiediamo da tempo, operando una riduzione di almeno del
10%" spiega Carlo Garofolini.
Infine "il consumatore deve superare la tradizionale vischiosità che lo lega
al suo assicuratore per ricercare il prodotto più adatto alle sue esigenze:
la valutazione della congruità del prodotto va effettuata in relazione ai
massimali di garanzia R.C.auto, alle condizioni contrattuali, con
particolare riferimento alle clausole di esclusione e rivalsa, all'esistenza
di garanzie accessorie rispetto alla R.C.auto (incendio/furto, atti
vandalici, tutela giudiziaria, ecc..) e, ovviamente, al premio di tariffa
previsto.

venerdì 30 ottobre 2009

Aumenta l'inflazione e la disoccupazione

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30 ottobre 2009 14:27
Aumenta l'inflazione e la disoccupazione

A ottobre l'Istat rileva, nella stima provvisoria, un aumento dell'inflazione
in Italia dello 0,3% (a settembre +0,2%), mentre i prezzi, su base mensile,
sono cresciuti dello 0,1%, mentre a settembre erano in calo dello 0,2%;
Eurostat, l'ufficio statistico dell'Unione europea annuncia che la
disoccupazione nei Paesi dell'area dell'euro in settembre è salita al 9,7%
contro il 9,6% di agosto e il 7,7% di un anno fa.
Secondo le stime Eurostat, in settembre i disoccupati nell'Ue erano
22.123.000, di cui 15.324.000 nella zona dell'euro. Si tratta di un
incremento rispetto ad agosto di 286.000 unità, di cui 184.000 nell'eurozona.
Rispetto al settembre 2008, l'incremento dei disoccupati è di 5.011.000, di
cui 3.204.000 nell'eurozona. E' prevedibile, secondo le stime, un ulteriore
deterioramento degli occupati e per questo occorre "un impegno politico
costante a favore di politiche attive del mercato del lavoro", si legge
nella bozza delle conclusioni del Consiglio europeo, in corso a Bruxelles.
"Negli ultimi due anni hanno perso il posto di lavoro oltre 15 milioni di
persone e il numero è maggiore se si contano i part-time e coloro che non
sono inclusi nelle statistiche", fanno sapere dalla segreterie dall'ADICO.
"La crisi non è finita; non si può parlare di ripresa senza posti di lavoro"
dichiara il presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini.

Caro pieno

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30 ottobre 2009 11:43
Caro pieno

Ieri il prezzo della benzina ha sfondato quota 1,33 euro, tornando a valori
non più toccati da un anno con Shell che si conferma il marchio più «caro»
sul mercato che ieri ha portato la verde a 1,334 euro ed il gasolio a 1,174
euro al litro.
Anche se è previsto un rallentamento della corsa nei prossimi giorni, nell'eventualità
di una frenata delle quotazioni del greggio che trascinano con sé anche i
prezzi internazionali dei carburanti, "gli aumenti registrati nei listini
dei carburanti portano un pieno di benzina a costare 4 euro in più rispetto
ad appena un mese" spiega il presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini.
Dalla segreteria dell'ADICO fanno sapere che "malgrado il prezzo del
petrolio è tornato sopra gli 80 dollari al barile un anno fa era allo stesso
livello ma il cambio euro-dollaro era a 1,38 contro gli 1,50 attuali,
fattore questo che dovrebbe aiutare a contenere il prezzo della benzina".

Dove siete?

Buongiorno amici resistenti!
La domanda è provocatoria, ovviamente!
Ci chiediamo come mai al gruppo sono iscritte più di 2000 persone e noi continuiamo ad essere in pochi... Abbiamo bisogno di voi!!!!!!
Vi ricordate il messaggio in cui vi segnalavamo la nostra prima iniziativa?
Vi invio nuovamente quel messaggio, sperando che stavolta sortisca un effetto diverso...

"CONTIAMOCI! è un vero e proprio censimento per riuscire a dare un volto al popolo delle agende rosse e per creare una rete tra di noi che ci permetterà di collaborare in maniera proficua.

In cosa consiste “CONTIAMOCI!” ???
Consiste nel creare una mappa dei membri di questo popolo, di chi ha partecipato al 19 Luglio e/o al 26 Settembre o di chi, semplicemente, si sente vicino alla causa delle agende rosse.
Vi invitiamo, pertanto, a mandarci all’indirizzo popolodelleagenderosse@gmail.com , una vostra foto con l’agenda (preferibilmente di quelle in bianco e nero con l’agenda in rosso, ma se non vi fosse possibile va bene anche una a colori), i vostri dati (nome cognome indirizzo e.mail e numero di telefono) e l’autorizzazione alla pubblicazione della foto.

I dati serviranno alla creazione di un database privato dello staff che verrà usato per comunicazioni inerenti alle iniziative del popolo delle agende rosse."

DIMOSTRIAMO DI VOLER RESISTERE DAVVERO! R E S I S T E N Z A!
Grazie, un abbraccio a tutti!

Famiglie e microimprese più povere

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29 ottobre 2009 14:23
Famiglie e microimprese più povere

Dopo dieci anni le famiglie e la micro imprese, nel secondo trimestre 2009,
si sono ritrovate più povere, a causa di minori guadagni, risparmi e
investimenti
Lo spiega Istat, che sottolinea: il colpo più duro è stato per il reddito
lordo, che nel secondo trimestre di quest'anno è sceso di quasi 11 miliardi
di euro (-1%), passando da 1.094 miliardi a 1.083 miliardi.
Se si guarda ai dati reali, al netto del livello dei prezzi, tra marzo e
giugno il potere d'acquisto delle famiglie e' diminuito dell'1%, ovvero di 9
miliardi.
Il rapporto su "Reddito e risparmio delle famiglie e profitti delle società"
traccia uno scenario negativo, anche perché si trova l'ennesima conferma di
quanto anticipato da alcuni economisti. I redditi delle persone hanno tenuto
nella fase più acuta della recessione - con un aumento della ricchezza -
adesso che si inizia a uscire dal tunnel i venti della disoccupazione
iniziano a colpire con maggiore durezza.
E' vero che i dati sono ancora grezzi e andrebbero uniformati - come
ricordano gli esperti Istat - ma è anche vero che un quadro è già tracciato.
Nel secondo trimestre del 2009, rispetto al primo, la propensione al
risparmio è calata dello 0,4%, attestandosi al 15,2% (rapporto tra l'incremento
del risparmio e l'incremento del reddito), un dato vicino alla media
europea.
"Anni luce rispetto a 10 anni fa, quando ancora si riusciva a risparmiare,
negli Anni Novanta, tanto per fare un paragone, il valore dell'indicatore
che si aggirava intorno al 26%, quasi il doppio di oggi" spiega il
presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini.

giovedì 29 ottobre 2009

Contestazioni al Premio Nazionale Paolo Borsellino

Valeria Bonanno ha inviato un messaggio ai membri di Il popolo delle agende rosse
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Oggetto: Contestazioni al Premio Nazionale Paolo Borsellino - AGENDA ROSSA IN MOVIMENTO!

Buongiorno amici del Popolo delle Agende Rosse,
abbiamo due comunicazioni da farvi:

1) Domani, venerdì 30 ottobre 2009 alle ore 11, l'agenda rossa sarà a Teramo in Piazza Martiri a contestare Mastella e la presentazione del suo libro organizzata all'interno dell'evento "Premio Nazionale Paolo Borsellino"
Chi vuole partecipare e volesse informazioni può scrivere a popolodelleagenderosse@gmail.com (redazione del sito) e alessandrok38@libero.it ( meetup di Macerata - coordinatore della protesta)

2) Lunedì 2 novembre, alle ore 11, l'agenda rossa sarà a Pescara, nella sala consiliare della Provincia, per contestare la presenza di Gasparri al Premio Nazionale Paolo Borsellino. Per info scrivete a popolodelleagenderosse@gmail.com e mdp2731968@libero.it (coordinatore della protesta)

Spero sarete in tanti, e che farete tante foto, tanti video e... ovviamente, RESISTENZA!

p.s.: questo è il programma completo della manifestazione:
http://www.facebook.com/l/b135b;www.premioborsellino.it/files/programma_2009.pdf
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Francesca Scoleri ha inviato un messaggio ai membri di CERCASI ROBIN HOOD

Francesca Scoleri ha inviato un messaggio ai Membri di CERCASI ROBIN HOOD.

Oggetto: Questo Paese va 'avanti con le illusioni!

"Buongiorno cari amici, Nelle ultime ore il premier ha colto l'ennesima occasione
per divulgare le illusioni con CUI governa il nostro Paese!
Ha Dichiarato Che il peggio è alle spalle e Che Bisogna Avere
fiducia ... si ... ma in cosa? Nel suo Governo e nei Suoi Ministri? Nella
Gente che invece di occuparsi degli italiani e dei Loro Problemi
Hanno speso tempo e denaro nell'aiuto alle banche ea tutti Quegli imprenditori Che
Hanno preferito mettersi al sicuro Sconfinando capitali e lavoro all'estero span> invece di aiutare l'economia nazionale? Mi chiedo, anzi, CI CHIEDIAMO in chi
dovremmo Avere fiducia! Anche oggi siamo Nelle Mani di Dio, questa è la verità
! Meglio Nelle mani di un'entità invisibile Che Nelle mani di questo Governo
di Avanzi di galera! Anche oggi migliaia di sostano Lavoratori
Davanti alle aziende in attesa di rassicurazioni sul lavoro e sulla
mensilità incerta, anche oggi folle di persone Davanti agli sportelli dell'INPS
in cerca di assegni di disoccupazione e non a tutti Sarà
riconosciuta La possibilità di riceverlo! Intanto i consumi ridotti allo stretto
Necessario, segnano il declino di un benessere Che non è sufficentemente Stato
tutelato dai nostri governanti, troppo presi uno salvaguardare
il Loro E Quello dei furfanti!

mercoledì 28 ottobre 2009

Il 18% delle famiglie accedono a "prestiti" per cure e badanti

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28 ottobre 2009 14:29
Il 18% delle famiglie accedono a "prestiti" per cure e badanti

Sempre più famiglie italiane, dopo aver tagliato tutte le spese, "si vedono
costrette non onorare gli impegni finanziari e i debiti in scadenza"
denunciano dalla segreteria dell'ADICO.
Aumentano sempre più le famiglie che non arrivano più neanche alla terza
settimana e quelle che conseguentemente si indebitano per arrivare proprio a
fine del mese.
Da un'indagine svolta dall'ADICO, risulta che il 18% delle famiglie accedeno
a forme di prestito per far fronte alle necessità quali le spese per il
dentista e le badanti per il famigliare invalido.
"Sottoscrivere cambiali oggi, contando sui redditi futuri, e' una scelta
azzardata e pericolosa se non si hanno certezze in termini di lavoro"spiega
il presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini che aggiunge anche: "se da una
parte ci sono le famiglie indebitate, dall'altra parte ci sono le imprese. A
causa del credit crunch, gli imprenditori lamentano insolvenze nei
pagamenti, imputando a queste ultime la carenza di liquidità".
Alcuni consigli dall'ADICO:
Nel caso in cui venisse protestata una cambiale e' possibile richiedere la
cancellazione. Il debitore che, entro 12 mesi dalla levata del protesto,
esegue il pagamento della cambiale protestata, unitamente agli interessi
maturati e alle spese, il precetto e il processo esecutivo eventualmente
promosso, ha diritto di ottenere la cancellazione dal registro informatico
dei protesto. L´istanza deve essere presentata al presidente della Camera di
Commercio e deve essere corredata del titolo quietanzato e dell'atto di
protesto in originale.
Mentre, se il pagamento della cambiale protestata e' effettuato decorsi 12
mesi dalla levata del protesto, non e' possibile ottenere la cancellazione
ma soltanto l´annotazione dell'avvenuto pagamento sul registro informatico,
presentando istanza. Poi, trascorso un anno dalla levata, il debitore
protestato e riabilitato può ottenere la cancellazione presentando una nuova
istanza".

Come difendersi dalle "strategie" degli ipermercati

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28 ottobre 2009 08:18
Come difendersi dalle "strategie" degli ipermercati

La crisi di oggi ha riposizionato la sua offerta con una massiccia
introduzione di primi prezzi. Mentre da un lato il discount guadagna quote
di mercato, ma assai meno di quanto ci si potrebbe aspettare; l'orientamento
degli acquisti verso primi prezzi e marche commerciali è già in atto,
tengono, e in alcuni casi prosperano.
La grossa distribuzione e gli ipermercati si lasciano andare ad una
concorrenza sempre più estenuante "effettuando vendite di prodotti
sottocosto e ricorrono a qualsiasi mezzo per fidelizzare i consumatori"
spiega il presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini.
Ognuno si sforza di sviluppare una linea commerciale che si distingua da
quella degli altri: stabilità nel mantenere i prezzi più bassi oppure un
mare di offerte "solo per pochi giorni", scaffali accuratamente riempiti di
articoli o scatoloni di prodotti semplicemente appoggiati per terra.
"Tecniche volte solo ad attirare i clienti da un'offerta speciale con l'unico
scopo che, entrato in un grande magazzino, poi non potrà limitarsi all'acquisto
di un solo prodotto" denuncia, Carlo Garofolini.
Dalla segreteria dell'ADICO alcuni indicazioni da tenere presente in un
esercizio commerciale per non cadere vittima di inutili sperperi.

a.. Non farsi attirare dai prodotti posizionati vicino alle casse durante
l'attesa;
b.. se decidiamo di recarci in un ipermercato per acquistare un prodotto
specifico del volantino; cellulare, lavatrice, tivù..; di telefonare se gli
articoli sono ancora presenti negli scaffali. Spesso questo genere di
offerte hanno solo lo scopo di attirare il consumatore dentro il centro
commerciale anche se il prodotto è andato esaurito perché disponibile in
limitatissimi pezzi;
c.. prestare attenzione ai prodotti posizionati ad altezza dei più piccoli
per sfruttare i capricci dei bambini ed attirare cosi le giovani mamme fare
inutili acquisti;
d.. rendere introvabili prodotti primari quali ad esempio sale, zucchero,
uova e costringere il consumatore a cercarlo, ha come unico scopo quello di
far trascorrere più tempo possibile il consumatore dentro l'esercizio
commerciale costringendolo a passare in rassegna tutti gli altri prodotti
che potrebbe scoprire di volere;
e.. la musica ha l'unico scopo quello di voler creare un clima piacevole
in cui trascorrere volentieri altro tempo;
f.. le tessere a punti, servono unicamente a fidelizzare il cliente e
costringerlo a comprare solo alcuni prodotti (seppur scontati) che
altrimenti resterebbe in giacenza con il rischio anche di scadere.
"Quando si fa la spesa dobbiamo essere consapevoli e non farci manipolare
ogni volta che mettiamo piede in un supermercato" conclude Carlo Garofolini.

Disabili: agevolazioni fiscali

Disabili: agevolazioni fiscali
Scheda Pratica di Rita Sabelli 27 ottobre 2009 12:47

PREMESSA, DEFINIZIONI
Prima di elencare le agevolazioni di cui possono godere i disabili, e' bene riportare le definizioni di legge che inquadrano i soggetti aventi diritto.
Non esiste una definizione univoca della disabilita'. L'organizzazione mondiale della sanita' (OMS) offre una lettura molto ampia del concetto, dove disabilita' e' una qualsiasi condizione di limitazione delle capacita' funzionali -intese come fisiologiche e/o psicologiche- e di partecipazione sociale vissuta dall'individuo, nell'ambiente dove vive, in conseguenza al proprio stato di salute (si veda la "classificazione Internazionale del funzionamento, della disabilita' e della salute", "ICF", del Maggio 2001).
Tuttavia, al di la' di questa ampia visione, utilizzabile in determinati ambiti, ai fini del godimento delle agevolazioni di cui trattiamo in questa scheda sono rilevanti le definizioni della legge italiana.

Legge 104/1992 art.3: e' persona handicappata
1. colui che presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che e' causa di difficolta' di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione.
2. La persona handicappata ha diritto alle prestazioni stabilite in suo favore in relazione alla natura e alla consistenza della minorazione, alla capacita' complessiva individuale residua e alla efficacia delle terapie riabilitative.
3. Qualora la minorazione, singola o plurima, abbia ridotto l'autonomia personale, correlata all'eta', in modo da rendere necessario un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale o in quella di relazione, la situazione assume connotazione di gravita'.

Ai fini del godimento delle agevolazioni, rientrano in questa categoria i disabili con handicap psichico o mentale, quelli con grave limitazione della capacita' di deambulazione o affetti da pluriamputazioni nonche' quelli con ridotte o impedite capacita' motorie.

Legge 138/2001 art.2/3/4: e' persona non vedente il soggetto colpito da cecita' totale o cecita' parziale, nonche' gli ipovedenti gravi.
Sono ciechi totali
a) coloro che sono colpiti da totale mancanza della vista in entrambi gli occhi;
b) coloro che hanno la mera percezione dell'ombra e della luce o del moto della mano in entrambi gli occhi o nell'occhio migliore;
c) coloro il cui residuo perimetrico binoculare e' inferiore al 3 per cento
Sono ciechi parziali
a) coloro che hanno un residuo visivo non superiore a 1/20 in entrambi gli occhi o nell'occhio migliore, anche con eventuale correzione;
b) coloro il cui residuo perimetrico binoculare e' inferiore al 10 per cento.
Sono ipovedenti gravi
a) coloro che hanno un residuo visivo non superiore a 1/10 in entrambi gli occhi o nell'occhio migliore, anche con eventuale correzione;
b) coloro il cui residuo perimetrico binoculare e' inferiore al 30 per cento.
(si veda anche Circolare agenzia entrate 72/2001)

Legge 68/1999: e' persona sordomuta quella colpita da sordita' dalla nascita o prima dell'apprendimento della lingua parlata (legge 68/1999 art.1).
(si veda anche Circolare agenzia entrate 72/2001)

Per usufruire dei benefici, la situazione di handicap deve risultare certificata dalle apposite commissioni pubbliche presso le ASL -commissioni per l'accertamento dell'handicap- che rilasciano delle certificazioni o dei verbali (a seconda del tipo di disabilita').

DEDUZIONE FISCALE SPESE MEDICHE E DI ASSISTENZA DI DISABILI GRAVI
Sono interamente deducibili dal reddito complessivo le spese mediche (spese relative a prestazioni di medici generici e acquisto medicinali) nonche' le spese per l'assistenza personale (assistenza infermieristica, riabilitativa, assistenza di base, etc.) sostenute dai disabili con grave e permanente invalidita' o menomazione (vedi in premessa, la legge104/92 art.3) o dai familiari per loro conto.
In caso di ricovero in una struttura di assistenza sono deducibili esclusivamente le spese mediche e paramediche di assistenza specifica. Non puo' essere quindi dedotta l'intera retta pagata ma solo una parte, che deve ovviamente essere indicata distintamente nella documentazione rilasciata dalla struttura.

Nota: Le spese sanitarie specialistiche (analisi, visite specialistiche, operazioni chirurgiche) godono invece della detrazione fiscale del 19% sulla parte eccedente i 129,11 euro effettuata non sul reddito ma sull'imposta lorda dovuta.

Fonte normativa: Dpr 917/86 artt.10 e 15

DETRAZIONE FISCALE PER FIGLI DISABILI
Sono detraibili dall'imposta lorda dovuta in sede di dichiarazione dei redditi:
- euro 1.020 per ogni figlio portatore di handicap, compresi quelli naturali riconosciuti, adottivi, affidati o affiliati, che sia fiscalmente a carico;
- euro 1.120 nei casi suddetti quando il figlio abbia meno di tre anni.
A questi importi si aggiungono 200 euro per ogni figlio se i figli totali sono tre o piu' .
Il calcolo di queste detrazioni non e' semplice, in realta'. Quelle suddette sono infatti "teoriche", e la reale cifra detraibile diminuisce al crescere del reddito fino ad annullarsi se lo stesso arriva a 95.000 euro. Per determinare la detrazione si deve moltiplicare la detrazione teorica per un coefficiente che vien fuori dividendo la cifra residua tra 95.000 e il proprio reddito (95.000 meno il proprio reddito) e 95.000.
Per maggiori dettagli, anche sulla ripartizione della detrazione tra genitori in casi particolari come la separazione, si veda l'articolo di legge sotto riportato o la guida dell'agenzia delle entrate, entrambi inseriti tra il link utili in calce a questa scheda.

Fonte normativa: D.p.r.917/86 art.12 comma 1 lettera c

DETRAZIONE FISCALE ACQUISTO VEICOLI
Sono detraibili dall'imposta lorda dovuta in sede di dichiarazione dei redditi:
- 19% delle spese per l'acquisto di veicoli, usati o nuovi, anche se prodotti in serie ed adattati in funzione delle suddette limitazioni.
Questa detrazione e' usufruibile dai disabili con ridotte o impedite capacita' motorie, da quelli con gravi limitazioni della capacita' di deambulazione o affetti da pluriamputazioni, nonche' dai disabili con handicap psichico o mentale titolari dell'indennita' di accompagnamento. Per le ultime tre categorie non e' necessario che il veicolo sia adattato (al contrario, lo deve essere se il veicolo e' acquistato da un disabile motorio, vedi nota *).
Alla stessa detrazione sono anche soggetti gli acquisti di soli autoveicoli da parte di soggetti non vedenti o sordomuti (per le definizioni vedi in premessa).
Il limite della spesa su cui calcolare la detrazione e' di 18.075,99 euro, da cui va tolto il rimborso assicurativo nei casi in cui risultasse che il veicolo e' stato rubato e non ritrovato. Il documento comprovante la spesa deve essere intestato al disabile (se questi ha reddito superiore a 2.840,51 euro) o alla persona di famiglia della quale egli risulti a carico.
La detrazione puo' essere goduta una sola volta in quattro anni per un solo veicolo, salvi i casi in cui lo stesso risulti nel frattempo cancellato al PRA. In alternativa, essa puo' essere ripartita in quattro quote annuali costanti e dello stesso importo.

Attenzione! Come per le agevolazioni inerenti l'Iva ridotta (vedi piu' avanti), anche in questo caso valgono le specifiche dettate dalla Finanziaria 2007, ovvero:
- se il veicolo viene venduto o donato prima che siano decorsi due anni dall'acquisto, e' dovuta la differenza fra l'imposta dovuta in assenza di agevolazioni e quella risultante dall'applicazione delle agevolazioni stesse. Questa limitazione non riguarda i disabili che, in seguito a mutate necessita' dovute al proprio handicap, cedano il proprio veicolo per acquistarne un altro su cui realizzare nuovi e diversi adattamenti;
- le agevolazioni sono riconosciute a condizione che i veicoli siano utilizzati in via esclusiva o prevalente a beneficio dei soggetti portatori di handicap.

Sono compresi
- autovetture;
- motoveicoli e autoveicoli per trasporto promiscuo;
- motoveicoli e autoveicoli per trasporti specifici dei disabili;
- motocarrozzette;
- autocaravan.
(per le definizioni vedi d.lgs.285/92 art.53 comma 1 lettere b,c,f e art.54 comma 1 lettere a, c, f, m.

Note
- Tra i mezzi necessari per la locomozione dei non vedenti e dei sordomuti sono compresi gli autoveicoli rispondenti alle caratteristiche dettate dal Ministero delle finanze.
- (*) Per gli adattamenti dei veicoli destinati ai disabili si vedano disposizioni del Ministero delle finanze e la circolare Agenzia delle entrate n.46/2001.

Fonte normativa: Dpr 917/1986 art.15 comma 1 lettera c. Vedi anche legge 388/2000 art.30 comma 7.

DETRAZIONE FISCALE ACQUISTO MEZZI PER ACCOMPAGNAMENTO, LOCOMOZIONE E SOLLEVAMENTO
Sono detraibili dall'imposta lorda in sede di dichiarazione dei redditi:
- il 19% delle spese riguardanti i mezzi necessari all'accompagnamento, alla deambulazione, alla locomozione e al sollevamento destinati ai soggetti con ridotte o impedite capacita' motorie permanenti (vedi la legge 104/92 art.3).
Sono incluse carrozzelle, stampelle, impianti di sollevamento, servoscala, etc.
La detrazione e' ripartibile in quattro quote annuali di pari importo se le spese eccedono, complessivamente, i 15.493,71 euro.

Nota: tra i "mezzi" necessari per la locomozione dei non vedenti sono compresi i cani guida.

Fonte normativa: Dpr 917/86 art.15

DETRAZIONE FISCALE ACQUISTO AUSILI TECNICI ED INFORMATICI
Sono detraibili dall'imposta lorda dovuta in sede di dichiarazione dei redditi:
- 19% delle spese sostenute per acquistare sussidi tecnici ed informatici atti a facilitare l'autosufficienza e l'integrazione dei soggetti con ridotte o impedite capacita' motorie permanenti (vedi la legge 104/92 art.3),
Sono qui compresi le poltrone per i non deambulanti, gli apparecchi per il contenimento di fratture ed ernie o per la correzione dei difetti della colonna vertebrale, gli arti artificiali.
Tra i sussidi informatici vi sono fax, modem, computer, telefoni viva voce, schermi e tastiere particolari, etc.
La detrazione e' ripartibile in quattro quote annuali di pari importo se le spese eccedono, complessivamente, i 15.493,71 euro.

Fonte normativa: Dpr 917/86 art.15

ASSISTENZA IN AEROPORTO
I portatori di handicap, come tutti coloro che hanno difficolta' nell'uso del mezzo di trasporto aereo per qualsiasi disabilita' fisica (sensoriale o locomotoria, permanente o temporanea, per motivi di eta', etc.) godono di assistenza particolare nel caso debbano prendere un aereo.
Esiste una tutela della compagnia aerea, in termini di diritti di imbarco, essenzialmente, e una tutela del gestore dell'aeroporto (per gli accessi alle varie aree).

Fonte normativa: Regolamento (CE) n. 1107/2006 riportato nella Carta dei diritti del passeggero: clicca qui


PROROGHE E BLOCCHI AI PROVVEDIMENTI DI SFRATTO per finita locazione
A fronte di un provvedimento di sfratto immobiliare per finita locazione (non per morosita' o inadempienza) l'inquilino portatore di handicap puo' chiedere al giudice una proroga che puo' arrivare fino a 18 mesi.
E' inoltre in atto un provvedimento di blocco degli sfratti (sempre quelli dati per finita locazione) per gli immobili che si trovano nei comuni capoluoghi di Provincia, nei Comuni con essi confinanti con popolazione superiore a 10.000 abitanti e nei Comuni ad alta tensione abitativa adibiti ad uso abitativo e occupati da soggetti che siano o abbiano nel proprio nucleo familiare persone portatrici di handicap con invalidita' superiore al 66 per cento. Tale provvedimento prevede il blocco fino al 31/12/09.

Per dettagli e riferimenti normativi: clicca qui

SUCCESSIONI E DONAZIONI: SOGLIA PIU' ALTA PER IL CALCOLO DELL'IMPOSTA
La soglia/franchigia oltre la quale si calcolano le imposte di successione e donazione, nel caso di trasferimenti immobiliari a persone portatrici di handicap grave (ai sensi della legge 104/92), e' di 1 milione 500 mila euro.
Ricordiamo brevemente che le imposte applicabili sono del 4% nel caso di trasferimenti a coniugi e parenti in linea retta, 6% in caso di trasferimenti a fratelli e sorelle o ad altri parenti fino al quarto grado e agli affini in linea retta e collaterale fino al terzo grado, e dell'8% per i trasferimenti ad altri soggetti.

Per dettagli e riferimenti normativi: successione - donazione

ESENZIONE ICI SULLA PROPRIA CASA PER CHI E' IN CASA DI CURA
Per il disabile proprietario di un immobile che pero' risiede in una casa di cura, e' facile che il Comune preveda la possibilita' di non perdere i benefici "prima casa" (che, ricordiamo, in questo caso e' intesa come casa di abitazione, residenza), relativi all'ICI, ovvero l'esenzione totale.

Per approfondimenti: clicca qui

IVA RIDOTTA SU ACQUISTO POLTRONE, CARROZZINE, SERVOSCALA
E' applicabile l'iva al 4% anziche' al 20% sugli acquisti di poltrone, veicoli simili anche con motore o altro meccanismo di propulsione, compresi i servoscala e altri mezzi simili atti al superamento di barriere architettoniche, effettuati per soggetti con ridotte o impedite capacita' motorie.

Fonte normativa: Dpr 633/72 Tabella A parte II n.31

IVA RIDOTTA SU ACQUISTO AUSILI TECNICI ED INFORMATICI
Gli ausili e le protesi relativi a menomazioni funzionali permanenti (visive, uditive, del linguaggio, etc.), nonche' i sussidi tecnici ed informatici volti a facilitare l'autosufficienza e l'integrazione dei soggetti portatori handicap (vedi legge 104/92 art.3) sono assoggettati ad iva 4%.
Vi rientrano tutte le protesi e le apparecchiature meccaniche od elettriche atte ad aiutare il soggetto, anche nella sua comunicazione scritta (come fax, modem, computer, telefoni viva voce, schermi e tastiere particolari, etc.), e nel movimento.

Fonte normativa: D.l.202/1989 divenuto Legge 263/1989 e D.l. 669/1996 divenuto Legge 30/1997 art. 2 comma 9

IVA RIDOTTA SU ACQUISTO VEICOLI
E' applicabile l'iva al 4% anziche' al 20% sull'acquisto di motoveicoli e autoveicoli (di cilindrata fino a 2000 centimetri cubici se a benzina, e fino a 2800 cc se diesel), nuovi od usati compresi optional.
Questa detrazione e' usufruibile dai disabili con ridotte o impedite capacita' motorie, da quelli con gravi limitazioni della capacita' di deambulazione o affetti da pluriamputazioni, nonche' dai disabili con handicap psichico o mentale titolari dell'indennita' di accompagnamento (vedi definizioni in premessa). Per le ultime tre categorie non e' necessario che il veicolo sia adattato.
Alla stessa agevolazione sono soggetti gli acquisti di soli autoveicoli (di cilindrata fino a 2000 centimetri cubici se a benzina, e fino a 2800 cc se diesel) da parte di soggetti non vedenti o sordomuti.
Sono incluse
- autovetture
- autoveicoli e motoveicoli per trasporto promiscuo
- autoveicoli e motoveicoli per trasporti specifici dei disabili
- motocarrozzette
(per le definizioni vedi codice della strada -d.lgs. 285/92- art.54 comma 1, lettere a, c, f ed art. 53 comma 1, lettere b, c, f)
L'agevolazione si puo' applicare, senza limiti di valore, una volta ogni quattro anni (decorrenti dalla data di acquisto), salvo riottenere il diritto al beneficio in caso di cancellazione, prima dei quattro anni, del veicolo dal PRA.
L'acquisto dev'essere fatto a nome del disabile o del famigliare di cui questi risulta a carico. Non godono della riduzione gli acquisti fatti da societa', cooperative, enti pubblici e privati, pur se inerenti veicoli destinati al trasporto dei disabili. La legge finanziaria 2007 ha specificato infatti che le agevolazioni relative ai veicoli sono riconosciute a condizione che gli stessi siano utilizzati in via esclusiva o prevalente a beneficio dei soggetti portatori di handicap.
In caso di vendita o di donazione delle vetture per le quali si e' beneficiato dell'agevolazione prima che siano decorsi due anni dall'acquisto, e' dovuta la differenza fra l'imposta dovuta in assenza di agevolazioni e quella risultante dall'applicazione delle agevolazioni stesse. Questa limitazione non riguarda i disabili che, in seguito a mutate necessita' dovute al proprio handicap, cedano il proprio veicolo per acquistarne un altro su cui realizzare nuovi e diversi adattamenti. Essa non riguarda nemmeno gli eredi del disabile che, ereditato il veicolo, decidano di venderlo prima che sia decorso il biennio dall'acquisto (Risoluzione Agenzia entrate 136/2009).
L'iva ridotta al 4% e' applicabile anche a prestazioni di officine volte ad adattare i veicoli, anche non nuovi, gia' posseduti dal disabile, compreso l'acquisto di accessori e strumenti necessari per l'adattamento.

Fonte normativa: Dpr 633/72 Tabella A parte II n.31 e Legge finanziaria 2007 (296/2006) art.1, commi 28,29, 36, 37 e 63. La disposizione e' contenuta anche nella Legge 449/1997 art.8 comma 3. Vedi anche legge 388/2000 art.30 comma 7.

ESENZIONE BOLLO AUTO
La legge prevede l'esenzione dal pagamento del bollo (tassa automobilistica) per i veicoli destinati ai soggetti portatori di handicap o invalidi.
L'esenzione riguarda veicoli di cilindrata fino a 2000 cc se a benzina e 2800 cc se diesel ed e' usufruibile dai disabili con ridotte o impedite capacita' motorie, da quelli con gravi limitazioni della capacita' di deambulazione o affetti da pluriamputazioni, nonche' dai disabili con handicap psichico o mentale titolari dell'indennita' di accompagnamento (vedi definizioni in premessa). Per le ultime tre categorie non e' necessario che il veicolo sia adattato.
Alla stessa sono anche soggetti gli acquisti di autoveicoli da parte di soggetti non vedenti o sordomuti.
Sono compese:
- autovetture
- autoveicoli e motoveicoli per trasporto promiscuo
- autoveicolo e motoveicoli per trasporti specifici
- motocarrozzette
(per le definizioni vedi codice della strada -d.lgs. 285/92- art.54 comma 1, lettere a, c, f ed art. 53 comma 1, lettere b, c, f)
Tale beneficio riguarda un solo veicolo ed e' goduta dall'intestatario dello stesso, sia esso il soggetto portatore di handicap/invalido o persona cui questi e' fiscalmente a carico.
Per godere dell'esenzione va inviata una domanda agli appositi uffici tributi regionali o agli uffici ACI (uffici provinciali o delegazioni), entro 90 gg dalla scadenza del pagamento non effettuato.

Riferimenti normativi: Dpr 39/1953 art.17 comma 1 e Legge 449/1997 art.8 comma 7. Vedi anche legge 388/2000 art.30 comma 7.

Approfondimenti pratici (per ogni regione) si trovano sul sito dell'ACI:clicca qui

ESENZIONE IMPOSTA DI TRASCRIZIONE
Per passaggi di proprieta' dei veicoli detti sopra (vedi applicazione Iva ridotta per acquisto ed esenzione bollo) e' prevista esenzione dall'imposta di trascrizione al PRA, dalle addizionali provinciali nonche' dall'imposta di registro.

Fonte normativa: Legge 449/1997 art.8 comma 4

CIRCOLAZIONE E SOSTA
In merito alla circolazione e alla sosta dei disabili si veda la scheda
INVALIDITA': RICONOSCIMENTO, CONTRASSEGNO INVALIDI E PARCHEGGI RISERVATI: clicca qui

Merita riportare, sull'argomento, una piccola serie di pronunce della Cassazione.
- Sostare sulle strisce e' vietato anche se si e' in possesso di un contrassegno per gli invalidi (sentenza 25388/2007). Anche coloro che utilizzano autoveicoli per il trasporto di invalidi e in possesso dello specifico contrassegno devono rispettare il divieto di sosta in corrispondenza degli attraversamenti pedonali, in quanto il legislatore ha accordato a tale violazione una presunzione di intralcio e pericolo alla circolazione (art.158 e 159 c.d.s.).
- Il permesso invalidi e' valido in tutta Italia (sentenza 719/2008). Il contrassegno invalidi per la circolazione stradale ha valore nelle zone a traffico limitato su tutto il territorio nazionale: non e' vincolato al Comune di emissione ne' deve contenere il numero di targa del veicolo su cui viaggia il titolare del permesso, l’unica condizione per poter accedere a tali zone e' che il contrassegno sia esposto sulla parte anteriore del veicolo.
- Gli invalidi pagano la sosta nei parcheggi a strisce blu (sentenza 21271/2009). Il disabile che parcheggia nelle aree a pagamento (strisce blu) perche' non ha trovato posto nei parcheggi a lui dedicati, e' tenuto al pagamento del corrispettivo per la sosta. Cio' in quanto l'esonero previsto dalla legge (c.d.s. art. 188 comma 3, e Dpr 503/1996 art. 11 comma 1) riguarda soltanto parcheggi a tempo limitato e le limitazioni della sosta disposte dalle autorita' competenti. Non c'e' alcuna norma che estenda l'esenzione ai parcheggi a pagamento, e i due casi (parcheggi a tempo limitato e parcheggi a pagamento) sono diversi, alternativi.

martedì 27 ottobre 2009

Mercato immobilare in crisi

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27 ottobre 2009 14:35
Mercato immobilare in crisi

Il mercato immobiliare e’ quello che maggiormente sta risentendo della crisi economica e finanziaria; “da una parte chi decide di vendere non ha nessuna intenzione di limare il prezzo dall’altra chi acquista ritarda nell’investimento con la speranza di veder scendere l’importo; con la conseguenza di allungare i tempi di vendita della casa” spiega il presidente dell’ADICO, Carlo Garofolini.
Molti “preferiscono attendere tempi migliori preferendo, piuttosto di abbassare le richieste, affittare l’immobile gonfiando così sempre più il valore delle locazioni” fanno sapere dalla segreteria dell’ADICO.
In Italia resta però “il problema dell’emergenza abitativa delle categorie sociali che appartengono alla cosiddetta fascia debole quali i nuclei familiari, le giovani coppie a basso reddito, gli anziani in condizioni sociali o economiche svantaggiate, gli studenti, gli immigrati regolari e i numerosi fuori sede impiegati in pubblici servizi che non sono più in grado di far fronte alla spesa della casa in termini di rata del mutuo o di affitto” conclude Carlo Garofolini.

A settembre record di cassa integrazione

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27 ottobre 2009 08:24
A settembre record di cassa integrazione

“Anche il mese di settembre si conferma il mese record della cassa integrazione interessando 617 mila lavoratori, contro i 104 mila del settembre 2008, quando già la recessione mordeva e quel numero sembrava alto” comunicano dalla segreteria dell’ADICO.
Se poi il raffronto lo facciamo “tra agosto e settembre 2009 scopriamo che c’è stato oltre un raddoppio: da 300 mila a 617 mila, con un numero di ore a settembre salite a 104 milioni contro i 53 milioni di agosto”.
Dal presidente dell’ADICO, Carlo Garofolini alcune note quali: “la crisi non dà nessun segno d’inversione dal punto di vista occupazionale, c’è da affrontare la questione di coloro che hanno pochi strumenti di difesa, a partire da chi ha lavorato con contratto a termine e non lo ha visto rinnovare”

Cala il petrolio aumentano i prezzi dei carburanti

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26 ottobre 2009 22:53
Cala il petrolio aumentano i prezzi dei carburanti

“I nuovi rialzi dei carburanti alla pompa sono uno scandalo, visto le quotazioni in discesa del petrolio”, dichiarano dalla segreteria dell’ADICO in queste ore.
Malgrado le contrattazioni siano state sotto la soglia degli 80 euro a barile sui mercati internazionali, alcune pompe quali Erg, Esso e Q8 hanno ritoccato all’insù i listini. Secondo le rilevazioni quotidiane di Staffetta Quotidiana, infatti, nel weekend Esso ha aumentato di 3 millesimi il prezzo di benzina verde e gasolio; tra i 6 e i 10 millesimi da parte di Erg e Q8.
”Un aumento ancor più ingiustificato se consideriamo la maggior valutazione dell’euro sul dollaro”, tuona il presidente dell’ADICO, Carlo Garofolini, con una “maggior spesa per gli automobilisti per circa 70 / 90 euro all’anno che confermano al nostro paese sempre il triste primato di avere i carburanti più cari d’Europa”.

lunedì 26 ottobre 2009

In aumento le famiglie che non riescono ad onorare i debiti

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26 ottobre 2009 12:02
In aumento le famiglie che non riescono ad onorare i debiti

La percentuale di famiglie che non riesce a onorare i propri impegni sui 617 miliardi di mutui e prestiti contratti con gli istituti è salita negli ultimi mesi al 2,7%.
Una situazione che va a sommarsi al rischio di chiusura per migliaia di piccole e medie imprese, ai 577mila posti di lavoro buciati nell’ultimo anno.
”Un anno fa ci si preoccupava per l’impennata delle rate, con gli interessi schizzati oltre il 6%. Oggi con i tassi ai minimi storici 0,73% l’Euribor a tre mesi, sono aumentati i problemi per pagarle” spiega il presidente dell’ADICO, Carlo Garofolini.
Fino a qualche anno fa le famiglie italiane riuscivano a risparmiare anche il 30% delle entrate, si faceva debiti solo per la casa e, al limite, l’auto; oggi a rate si compra di tutto: 20% elettrodomestici, il 15% di computer e il 12% dei mobili il resto telefonini, viaggi, abbonamento alla palestra, ecc..
“Mentre in questi giorni va di moda l’elogio del posto fisso, dall’inizio dell’anno i nuovi contratti di lavoro a tempo indeterminato sono stati solo il 26% ” aggiungono dalla segreteria dell’ADICO che conclude con una nota: “aumentano vertiginosamente il numero di lavoratori immigrati e di precari con cui il credito dovrà fare sempre più i conti in fututo”.

L'Antitrast multa Sorgenia per pratiche scorrette

Due multe per complessivi 350mila euro sono state decise dall’Antitrust nei confronti di Sorgenia, del gruppo Cir di Carlo De Benedetti, per pratiche commerciali scorrette. «Nei settori dell’energia elettrica e del gas – rileva l’Antitrust in una nota – sono state attivate forniture in assenza di contratti sottoscritti o in base a contratti con firme non riconosciute dagli utenti. Ostacolato inoltre il diritto di recesso e sono state fornite informazioni ingannevoli».
L’istruttoria, avviata a seguito di numerose denunce arrivate anche al call center dell’Antitrust, ha accertato che «le due pratiche commerciali sarebbero state attuate attraverso l’attivazione di servizi di fornitura in assenza di contratti sottoscritti o in base a contratti con firme non riconosciute come proprie dagli utenti».
Dalla documentazione raccolta dall’Autorità emerge che «in numerose occasioni, Sorgenia ha richiesto ai clienti il pagamento dei servizi di fornitura di energia o gas, pur avendo questi regolarmente esercitato il proprio diritto di recesso». Sempre secondo l’Antitrust, le pratiche commerciali di Sorgenia «sono particolarmente gravi perché hanno interessato un numero significativo di consumatori (in numero maggiore per l’energia elettrica, in misura più ridotta per la vendita di gas naturale) e sono state realizzate nella fase di liberalizzazione dei mercati in cui l’obbligo di completezza e chiarezza delle informazioni veicolate si presenta particolarmente stringente». Sorgenia, che si riserva di ricorrere contro la sanzione, afferma di aver mantenuto un atteggiamento di piena collaborazione nel corso del procedimento e ha manifestato la propria attenzione verso i clienti danneggiati attivandosi prontamente, una volta venuta a conoscenza delle pratiche scorrette, per riportarli con il precedente fornitore e garantire loro un’adeguata e soddisfacente compensazione.

sabato 24 ottobre 2009

Marrazzo, la cocaina, il trans e il filmato - Affaritaliani.it

Marrazzo, la cocaina, il trans e il filmato - Affaritaliani.it

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'Vicenda surreale': le dichiarazioni del governatore del Lazio Marazzo. Guarda il video - Affaritaliani.it

'Vicenda surreale': le dichiarazioni del governatore del Lazio Marazzo. Guarda il video - Affaritaliani.it

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In tempo di crisi si usa meno l'auto

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24 ottobre 2009 09:09
In tempo di crisi si usa meno l'auto

(ANSA) – Da gennaio a settembre per effetto della crisi gli automobilisti italiani hanno ridotto del 3,5% i consumi di benzina e gasolio. Nello steso periodo, per effetto della diminuzione dei prezzi alla pompa, il calo della spesa per questi carburanti e’ sceso del 23% e rilevante e’ stato anche anche l’impatto sul gettito fiscale (-10%). E’ quanto emerge da un’elaborazione condotta del Centro Studi Promotor (Csp) su dati del Ministero dello Sviluppo Economico.
“Gli italiani usano l’auto un po’ meno rispetto al passato per evitare di spendere troppo in questo periodo di crisi, ma i costi di gestione, come molti di noi ben sanno, rimangono elevati e i problemi sulle strade sono lampanti e sempre più gravi” denuncia il presidente dell’ADICO, Carlo Garofolini.

Indagine ADICO sulle Rc auto

Da un’indagine svolta dall’ADICO, risulta che il 67% dei consumatori non sfrutta affatto la concorrenzialità nel mondo dell’assicurazione Rc auto; oltre il 59% una volta stipulata una polizza assicurativa rimane fedele anche se non c’è più convenienza.
“L’unico rimedio per risparmiare sulla polizza è confrontare vari preventivi” spiega il presidente dell’ADICO, Carlo Garofolini “tenendo conto non solo di quelli rilasciati dalle agenzie, ma anche di quelli on line”.
Da un iniziativa di quattro ruote emerge che, analizzando l’offerta tariffaria per i sei profili più comuni in tutti i 107 capoluoghi di provincia italiani, l’importo medio è di 817 euro contro i 752 dell’edizione 2008, quindi con un aumento di 65 euro.
La tariffa più bassa in assoluto è quella chiesta da Genialloyd ad Aosta, con 175 euro per il profilo di un uomo di 40 anni che guida un’auto compatta 1.600 turbodiesel. All’opposto troviamo i 6.376 euro previsti da Zurich Connect a Caserta per un giovane di 24 anni con una monovolume 1.900 turbodiesel.

venerdì 23 ottobre 2009

Lazio/ Video hard, Marrazzo riccattato - Affaritaliani.it

Lazio/ Video hard, Marrazzo riccattato - Affaritaliani.it

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IL tram continua a mietere vittime

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22 ottobre 2009 10:55
Il tram continua a mietere vittime

Ennesima vittima del tram. In confronto a Padova saranno anche pochi, ma il numero di ciclisti e motociclisti che finiscono con la faccia sull’asfalto perché si infilano all’interno delle rotaie del tram, aumenta di giorno in giorno. Questa volta è toccato a Gabriella Ramon, 41 anni, residente in via Rielta. Il punto incriminato di via San Donà dove è caduta la donna, è sempre il medesimo. Lo stesso dove è volato a terra Benito Cecchinato, all’altezza della Coop. Ieri mattina la donna si è recata nella sede dell’Adico di via Volturno, per parlare con l’avvocato Patrizia Tagliapietra, che seguirà la sua pratica e chiederà il risarcimento danni al Comune. Giovedì scorso Gabriella Ramon stava percorrendo via San Donà in direzione Mestre. <>. Una brutta caduta. La donna è stata soccorsa immediatamente da chi si trovava nei paraggi. I sanitari del Suem l’hanno medicata e portata al Pronto soccorso. Il suo volto è ancora segnato dalle ferite riportate. Ha botte per tutto il corpo, ematomi esterni e interni, persino in bocca: i medici le hanno dato dei punti tra il naso e il labbro, ma è soprattutto una parte del viso e dello zigomo che la preoccupano. Sull’occhio ha ancora dei versamenti di sangue. <>. Per guarire ci vorrà del tempo. <> domanda. La donna ha deciso di aderire al comitato lanciato da Claudio Cecchinato, il figlio dell’anziano caduto nello stesso punto il 23 settembre, ancora convalescente dopo la rottura del setto nasale. <>. Cecchinato ribadisce quanto annunciato: A breve – spiega – ci faremo conoscere da tutti, scendendo in piazza. Unendoci possiamo avere più voce in capitolo per ricercare le responsabilità. Così come preannunciato – commenta il presidente dell’Adico Carlo Garofolini – le richieste di risarcimento aumentan o e fino a che la strada non sarà messa in sicurezza, ci saranno sempre persone che cadono. Invitiamo chi è rimasto vittima della rotaia a rivolgersi a noi per ricevere assistenza>>.

L'importanza del posto fisso

La dichiarazione del ministro dell’Economia, Tremonti di qualche giorno fa sull’importanza del posto fisso in Italia se si vuole un paese stabile ha scatenato discussione” ha scatenato le critiche di Confindustria, l’interesse dei sindacati e l’appoggio del premier, Berlusconi.
Veniamo da anni nei quali la flessibilità dei contratti di lavoro era assurta a dogma intoccabile, così come prima lo era il posto fisso. Riforme successive del mercato del lavoro hanno agito su quel fronte. Non si è fatto altrettanto, però, per riformare il sistema degli ammortizzatori sociali. Si è agito a senso unico, esasperando la prima e mortificando i secondi. Il risultato è stato quello di creare un’intera generazione di precari, senza capacità di spesa. La flessibilità del mercato del lavoro è diventata una risposta alla spietata concorrenza di paesi che possono permettersi costi di manodopera inimmaginabili per noi. Salvo poi scoprire che senza un posto fisso non si progetta, non si compra casa, non ci si sposa e non si fanno figli".

giovedì 22 ottobre 2009

“Stili di vita, stato di salute psicofisica delle donne”

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21 ottobre 2009 22:19
22 Ottobre 2009: conferenza stampa “Stili di vita, stato di salute psicofisica delle donne

Conferenza stampa
GIOVEDÌ 22 OTTOBRE, ORE 11.30
VERONA, Sala Specchi di Palazzo Giuliari (via dell’Artigliere,

Presentazione della ricerca
“Stili di vita, stato di salute psicofisica delle donne”

La ricerca “Stili di vita, stato di salute psicofisica delle donne”, promossa dalla Commissione Pari Opportunità del Veneto e realizzata dal Dipartimento di Medicina e Sanità pubblica-Sezione di Farmacologia dell’Università degli Studi di Verona, ha coinvolto farmacisti e donne del Veneto con obiettivi epidemiologici per quel che riguarda la salute delle donne venete e pedagogici per i farmacisti coinvolti.
Sarà presentata pubblicamente nel corso di un convegno sabato 24 ottobre presso il Polo Zanotto dell’Università di Verona.

A illustrare alla stampa obiettivi e risultati dell’indagine intervengono:
Simonetta Tregnago, presidente della Commissione regionale Pari Opportunità
Elda Baggio, consigliere del Rettore per le Pari Opportunità dell’Università di Verona
Anita Conforti, presidente del Comitato Parti Opportunità dell’Università di Verona
Elena Vecchioni, vicepresidente Federfarma Veneto

Università degli Studi di Verona
Ufficio Stampa
Telefono: 045.8028164
Email: ufficio.stampa@ateneo.univr.it
Responsabile coordinamento comunicazione:
Maria Fiorenza Coppari
Capoufficio stampa: Sandro Benedetti
Addetta stampa: Sara Mauroner

Commissione regionale Pari Opportunità
Ufficio stampa
IKON ComunicazionediMarta Giacometti
tel 049/8764542 – cell. 338/6983321 e 338/6719974
ufficiostampa@ikonstudio.it

Chi he in difficoltà potrà sospendere il mutuo

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21 ottobre 2009 22:14
Chi è in difficoltà potrà sospendere il mutuo

Finalmente l’Abi ha approvato il cosiddetto “Piano famiglie”, dando mandato a Corrado Faissola, presidente dell’Associazione delle banche italiane di avviare le azioni necessarie a coordinare ed estendere le misure già in atto a sostegno dei rapporti di credito con le famiglie in difficoltà a seguito della crisi.
“In questo contesto una buona notizia per chi si trova impegnato nel pagamento di un mutuo ma allo stesso tempo sta subendo le conseguenze della crisi” dichiara il presidente dell’ADICO, Carlo Garofolini.
Dalla segreteria dell’ADICO precisano che “l’Abi ha deciso di offrire la possibilità di sospendere il rimborso del mutuo per un tempo di 12 mesi alle famiglie disagiate, come nel caso di quelle che hanno visto la perdita del posto di lavoro dipendente a tempo indeterminato o a termine del contratto di lavoro dipendente a tempo determinato, parasubordinato o assimilato”.
Altra importante novità del pacchetto, aggiunge Carlo Garofolini è “che potranno accedere alla sospensione tutti coloro che hanno cessato l’attività di lavoro autonomo o se si è verificata la morte di uno dei componenti il nucleo familiare percettore del reddito di sostegno della famiglia”.
Un provvedimento che sarà operativo da gennaio 2010, le banche che aderiranno potranno mettere a disposizione sul territorio un ulteriore efficace strumento di sostegno per le famiglie, spiega in una nota l’Abi.

mercoledì 21 ottobre 2009

Un'indagine conferma le truffe dietro le bolletta telefoniche gonfiate degli 899

Un'altra conferma, le bollette telefoniche gonfiate da telefonate a numeri 899, 892, ecc., che per anni e anni i gestori telefonici hanno inviato agli utenti, pretendendone il pagamento, sono frutto di truffe, che in alcuni casi hanno danneggiato gli stessi gestori.
Un'indagine della Polizia postale di Perugia ha scoperto una truffa ai danni della Telecom Italia con frode da ''sottoscrizione'' e da ''intrusione''. In tre anni la polizia ha effettuato analisi di tabulati, servizi di appostamento e pedinamento, arresti e fermi di persone in stato di liberta', con truffa ai danni di 200 utenti per oltre 2 milioni e 200 mila euro. Dall'inizio dell'indagine, 33 persone sono state arrestate (dicembre 2006) ed ora, altre 133, denunciate all'autorita' giudiziaria. Sei sono i gruppi criminali individuati ciascuno composto da decine di soggetti; decine anche le societa' e centri telefonici per lotto, oroscopi e cartomanzia individuati e disattivati.
Ecco i meccanismi della truffa. Da una o piu' linee telefoniche venivano prodotte chiamate di pochissimi secondi verso codici speciali (892, 899, 0088) dal costo, a tariffa flat, di 15 euro iva compresa. Le bollette telefoniche non venivano onorate dai componenti dell'organizzazione che sparivano poco prima del recapito delle spesse. Dai primi calcoli, sembra che il danno stimato sia di oltre 1 milione 500 mila euro gran parte del quale a carico di Telecom Italia Spa. Sono stati individuati 83 eventi di frode con attivazione di linee in Umbria, Emilia Romagna, Toscana e Campania.
Un'altra frode messa in atto e' appunto quella di ''intrusione'', ossia violazione delle linee telefoniche di ignari utenti, dalla quali venivano poi originate le chiamate in frode verso i codici dei centri beneficiari delle ''sottoscrizioni''.
Decine sono state le installazioni di Telecom manomesse e violate; gli utenti truffati sono centinaia residenti in Umbria, Sardegna, Marche e Toscana.
I principali esponenti dell'organizzazione (64 associati) operavano proprio dalla provincia di Perugia e da qui coordinavano una rete di ''sottoscrittori'' (coloro cher attivavano le linee senza pagare le bollette) e ''intrusi'' cioe' soggetti che violavano le linee di ignari utenti e i titolari di centri servizi i quali effettuavano una alta mole di chiamate in frode. Nel corso dell'indagine e' stata scoperta una societa' inglese e due Svizzere intestatarie dei codici 892 e 899 sui quali far confluire il traffico. Uno dei componenti l'organizzazione era gia' detenuto in Spagna, arrestato sotto falso nome per traffico di droga.

Il 70% di uomini non si lava le mani col sapone

Solo un terzo degli uomini si lava le mani col sapone dopo essere stato in bagno. E' quanto hanno scoperto i ricercatori della London School of Hygiene & Tropical Medicine, che hanno esaminato oltre 250 mila persone per verificare le loro abitudini igieniche dopo l'uso della toilette. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista American Journal of Public Health in occasione della 'Giornata mondiale per la pulizia delle mani' che si celebra oggi.
"Abbiamo scoperto - ha spiegato Gaby Judah, ricercatore a capo dello studio - che la maggior parte delle persone si sciacqua le mani solo con un getto d'acqua invece che lavarle col sapone. Questo e' particolarmente vero negli uomini, mentre nelle donne la percentuale e' minore". "Questo puo' rappresentare dei rischi per la salute. Il sapone riduce il rischio di contaminazione da malattie come l'influenza". I ricercatori, che hanno monitorato le toilette grazie all'uso di sensori posizionati nelle vaschette del sapone, hanno anche scoperto che i cartelli con messaggi che invitano a lavarsi le mani aumentano l'uso del sapone. "Le persone reagiscono a messaggi volti a scatenare reazioni di disgusto", ha detto Judah. "Abbiamo stilato una classifica dei piu' efficaci: il migliore sembra essere 'La persona accanto a te si e' lavata col sapone?

Traffico di organi

Notizia 15 ottobre 2009 11:36
I clienti israeliani hanno pagato 120.000 dollari Usa per l'offerta complessiva: aereo, soggiorno, pensione completa e... un nuovo rene trapiantato in un ospedale del Sudafrica. Spesso i donatori arrivavano dal Brasile, l'espianto veniva eseguito da chirurghi di fama, il compenso per l'organo donato era di 10.000 dollari.
Questo genere di traffico illegale è fiorente più che mai. Il 10% dei 68.000 trapianti di reni eseguiti al mondo in un anno è di natura illecita perché la richiesta è di gran lunga superiore all'offerta. Nell'Ue, due anni fa 58.000 persone erano in attesa di un rene, di un fegato o di un cuore nuovo, ma solo 26.000 hanno fruito del trapianto. Ogni giorno 12 persone muoiono nella Comunità europea per l'indisponiblità di organi. E' chiaro che più lunga è l'attesa e più aumenta la disponibilità a rivolgersi al mercato nero.
Il traffico illegale di organi è illustrato nel rapporto di 98 pagine che l'Avvocato di Stato austriaco Carmen Prior e il ricercatore Usa Arthur Caplan hanno compilato per il Consiglio d'Europa. Lo hanno presentato il 14 ottobre a New York.

I call center sono la croce degli Italiani

I call center sono la croce degli italiani. Che vengono da anni molestati a tutte le ore dai gestori telefonici (e non solo) per attivare nuovi servizi; al contrario, se hanno un guasto o devono contestare una fattura, l’operatore svanisce: dopo aver fatto il giro di tutte le opzioni dettate da una voce registrata, è facile ottenere un telefono sbattuto in faccia o una risposta evasiva. Va avanti da anni questo andazzo e a nulla sono servite le prese di posizione delle autorità indipendenti, le sanzioni (minime) e le minacce di perseguire gli abusi penalmente. Come già in altre situazioni, non è la mancanza di norme a garantire la sostanziale impunità di chi non rispetta le regole sulla privacy o gli obblighi contrattuali. Così è un triste e finora inutile ripetere agli operatori: rispettate le norme.
Al contrario, il Parlamento italiano è molto efficace: ha emanato provvedimenti che hanno legittimato il comportamento fuorilegge degli operatori, che ringraziano sentitamente.

"Imprese agricole" intervista il presidente Carlo Carofolini

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21 ottobre 2009 07:18
"Imprese agricole" intervista il presidente Carlo Carofolini

1) dal loro punto di vista "privilegiato", i consumatori cosa possono suggerire agli operatori agricoli per risollevare le sorti di un comparto che, dati alla mano, appare in piena crisi?
La strada del rilancio passa dal rafforzamento della competitività dei nostri prodotti attraverso il potenziamento del legame tra agricoltura e industria agroalimentare, la riorganizzazione delle filiere agroalimentari, la valorizzazione di un lavoro di qualità come condizione necessaria per un’agricoltura di qualità, la riduzione dei costi di produzione e di sistema (terreno, credito, oneri contributivi, energia, assicurazioni, acqua, amministrazione), l’impulso alla ricerca e al trasferimento dell’innovazione alle imprese.

2) caro prezzi: i consumatori ritengono che la colpa vada addebitata ai produttori o che le responsabilità vadano ricercate in altre direzioni, individuando altri attori della filiera?
Le responsabilità vanno cercate nei tanti anelli intermedi, nei tanti passaggi che causano aumenti di prezzi del 100, 200, in qualche caso addirittura 1000 per cento.
Si pensi al latte, il cui prezzo dalla stalla alla tavola aumenta del 241%, oppure al settore dei salumi e della carne, con gli allevamenti che stanno chiudendo perché i ricavi non riescono a coprire i costi di produzione saliti a livelli insostenibili, mentre i prezzi al consumo sono alle stelle. Si pensi che, in media, per l’insieme dei prodotti alimentari i prezzi aumentano di cinque volte dal campo alla tavola e che per ogni euro speso dai consumatori ben 60 centesimi vanno alla distribuzione commerciale, 23 all’industria e solo 17 centesimi agli agricoltori

3) trasparenza, tutela salute e qualità: vostre osservazioni su tali temi per migliorare il rapporto settore agricolo – consumatori finali
Oggi è necessario garantire un miglioramento della qualità, valorizzare le peculiarità dei prodotti e il rapporto fra prodotti e territorio, assicurare una adeguata informazione al consumatore e tutelare le tradizioni alimentari e la presenza nei mercati, con particolare riferimento alle produzioni tipiche, biologiche e di qualità

4) vi sono in itinere specifici progetti che tendono ad avvicinare maggiormente i consumatori al settore agricolo?
Importanti iniziative in questo senso sono state realizzare, quali ad esempio:
“Spesa in Fattoria” che intende promuovere la tipicità del territorio e stabilire un contatto tra produttori e consumatori.
“FarmersMarket” La cosiddetta “filiera corta”; il mercato contadino che ha lo scopo di vendere frutta e verdura di stagione con il minor numero di passaggi della merce prima di arrivare alla vendita al dettaglio.
“Fattorie didattiche”: Per i bambini che vivono in città si rinnova quindi l’occasione di soddisfare alcune curiosità quali: come si munge una mucca per ottenere il latte che poi serve a fare il formaggio; come si produce la farina che serve per fare il pane e i biscotti; da dove arriva e come si fa a prendere il miele; la polenta; ecc…

5) come migliorare il rapporto tra agricoltura e giovani consumatori?
In Piemonte per esempio l’anno scorso hanno realizzato un’iniziativa per la promuovere la cultura rurale alle giovani generazioni, un’ iniziativa che ha l’obiettivo di diffondere la cultura rurale tra i ragazzidelle scuole tramite attività didattiche e formative che ha coinvolto enti quali la Regione, l’Ufficio Scolastico Regionale e le rappresentanze regionali di Cia, Coldiretti, Confagricoltura, Federazione Cooperative Agricole e Agroalimentari, e Legacoop.
E’ fondamentale coinvolgere i giovani nelle tematiche legate all’alimentazione; far conoscere ai bambini attraverso racconti, laboratori ed esperienze sensoriali, l’agricoltura, l’ alimentazione, l’ educazione ambientale e la salute già a scuola, attraverso alunni e corpo insegnante.

6) altre eventuali vs. considerazioni sul tema agricoltura – consumatori
La nostra agricoltura ha il primato delle Dop, le produzioni agricole italiane sono conosciute, apprezzate ed anche copiate sui mercati internazionali. Il settore agroalimentare rappresenta una percentuale importante nella formazione della ricchezza nazionale prodotta. Nonostante questa cornice però i conti non tornano e non tornano soprattutto, se non esclusivamente, nelle tasche degli agricoltori, di chi, in ultima analisi, è il protagonista principale di questa produzione. Questa semplice ed universalmente riconosciuta considerazione, ci fa comprendere che l’origine del prodotto, l’etichettatura, la tracciabilità, ecc. sono misure necessarie, utili e condivise, ma non sufficienti.
La qualità ha bisogno di essere protetta, valorizzata e, soprattutto accompagnata sui mercati interni ed internazionali.

martedì 20 ottobre 2009

Comprare frutta e vedura al mercato conviene

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19 ottobre 2009 13:21
Comprare frutta e vedura al mercato conviene

Non è vero che comprare frutta e verdura nei grandi supermercati sia sempre vantaggioso; anzi ai mercati rionali i costi sono decisamente più vantaggiosi. “Lo dice nientemeno che l’Antitrust, in occasione dell’11mo Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione di Cernobbio organizzato dalla Coldiretti in collaborazione con lo Studio Ambrosetti” spiega il presidente dell’ADICO, Carlo Garofolini..
“Limitatamente ai prodotti ortofrutticoli – ha spiegato Carla Rabitti Bedogni, dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato -, l’indagine conoscitiva ha evidenziato come la Grande distribuzione organizzata non riesca ad utilizzare, a meno di non trovare fornitori di dimensioni e caratteristiche adeguate, gli stessi criteri di marketing di acquisto che utilizza per gli altri prodotti".
Ne derivano – aggiunge Rabitti Bedogni – costi di approvvigionamento più elevati e, dunque, un’offerta relativamente meno economica rispetto ai mercati rionali. "L’accorciamento della catena derivante dalla distribuzione diretta del produttore, come i mercati degli agricoltori, rappresenta un’alternativa concreta”, ha incalzato nella sua relazione.
Secondo l’ultima indagine conoscitiva dell’Antitrust i prezzi per l’ortofrutta – precisa la Coldiretti – moltiplicano di tre volte dalla produzione al consumo e i ricarichi variano dal 77 per cento nel caso di filiera cortissima (acquisto diretto dal produttore da parte del distributore al dettaglio) al 103 per cento nel caso di un intermediario, al 290 per cento nel caso di due intermediari, al 294 per cento per la filiera lunga (presenza di 3 o 4 intermediari tra produttore e distributore finale).
”Frutta e verdura si sa, costano sempre un occhio della testa, al supermercato come al mercato rionale, per non parlare poi dei prezzi da amatore del piccolo fruttivendolo sotto casa, la convenienza è ovviamente sulla quantità, e bisogna quindi organizzarsi per portarsi a casa chili e chili di roba” fanno sapere dalla segreteria dell’ADICO.

Crollano gli ordinativi dell'industria italiana

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20 ottobre 2009 10:52
Crollano gli ordinativi dell'industria italiana

Ansa – Gli ordinativi dell’industria italiana ad agosto sono calati dell’8,6% rispetto a luglio e del 27,5% rispetto allo stesso mese del 2008. Lo comunica l’Istat, precisando che il calo su base mensile è il più ampio da quando esistono serie storiche paragonabili, ovvero, da gennaio 2000.
Si tratta di nuovi cali congiunturali sia per fatturato che per ordinativi, dopo i segnali positivi registrati a luglio. Dall’Istituto di statistica sottolineano come il calo degli ordinativi ad agosto sia stato il risultato di una diminuzione del 6,1% di quelli nazionali e del 12,8% di quelli esteri. Il calo congiunturale degli ordinativi esteri è il più forte da febbraio 2006 (quando si registrò -17,1%). I tecnici dell’Istat spiegano però che il dato di agosto costituisce un "rimbalzo" rispetto all’andamento altamente positivo degli ordini esteri registrato a luglio. Nel confronto degli ultimi tre mesi (giugno-agosto) con i tre mesi precedenti le variazioni congiunturali sono state pari a -0,8% per gli ordinativi e del 2,3% per il fatturato.
Riduzione ad agosto anche per il fatturato dell’industria italiana, che e’ calato dell’1,4% rispetto al mese precedente e del 21,2% su base annua (indice corretto per le variazioni di calendario). Il calo è più sostenuto per le auto: gli ordinativi dell’industria degli autoveicoli ad agosto sono calati del 19,5% su base annua. Lo comunica sempre l’Istat, che specifica inoltre come il fatturato complessivo sia sceso del 7,3%.
“Si conferma lo stato di forte difficoltà della nostra economia, per uscire dalla quale servono politiche in grado di aumentare il reddito delle famiglie e di ridare slancio ai consumi” spiega il presidente dell’ADICO, Carlo Garofolini.

domenica 18 ottobre 2009

In arrivo 50 mila questionari per aderire allo scudo fiscale

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18 ottobre 2009 15:01
In arrivo 50 mila questionari per aderire allo scudo fiscale

In questi giorni l’Agenzia delle Entrate sta inviando ad oltre 50 mila italiani che hanno riportato la residenza in Italia nel corso degli ultimi 5, un questionario che permetterà al Fisco di accertare se il contribuente ha ancora immobili, beni o conti bancari all’estero, non dichiarati al rientro nel BelPaese.
“Obiettivo delle raccomandate e’ invogliare chi fosse ancora titubante ad aderire allo scudo fiscale” spiega il presidente dell’ADICO, Carlo Garofolini che aggiunge:”nel caso in cui venisse appurato che un contribuente riporta sul questionario una risposta falsa, per lui verrebbe a scattare infatti il divieto di aderire alla sanatoria e l’obbligo di pagare sanzioni pari al doppio della somma dovuta”.
L’elenco di questi nominativi e’ stato compilato grazie alla collaborazione tra l’Associazione Italiani residenti all’estero (Aire) e il Fisco, con un controllo incrociato dei dati.
Nella raccomandata inviata, il Fisco ha anche inserito un promemoria sulle modalità del rientro dei capitali detenuti all’estero. E’, quindi, sottolineato che la possibilità di aderire allo scudo fiscale scade il 15 dicembre 2009. Un termine ultimo per il pagamento del 5% che molti considerano troppo ravvicinato vista la complessità dell’operazione, “ma che e’ necessaria allo Stato per riempire le casse pubbliche” fanno sapere dalla segreteria dell’ADICO.
Le stime per lo scudo, in effetti, sono ottimistiche: si parte da una base minima di un rientro di capitali per circa 100 miliardi di euro, fino ad arrivare ad un tetto massimo, forse esagerato, di 300 miliardi di euro.
Una manovra che, tuttavia, pone qualche dubbio per il direttore generale della Banca d’Italia Fabrizio Saccomanni che lancia l’allarme sulle conseguenze dello scudo fiscale: “può avere effetti negativi sugli incentivi dei contribuenti a pagare le imposte in futuro”. E chiede interventi in funzione anticrisi a favore di famiglie e imprese: “E’ necessaria la definizione immediata di interventi strutturali che assicurino nel medio termine il contenimento della spesa e del debito pubblico”, mantenendo “nell’immediato il sostegno alle famiglie e alle imprese”.

ANTEPRIMA/ Gli italiani vogliono la messa in latino - Affaritaliani.it

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Una nuova Treccani per i giovani - Affaritaliani.it

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Comitato vittime del tram

Un comitato per raccogliere <>. Guido Cecchinato è il figlio di Benito, l’uomo di 76 anni che il 23 settembre verso le 11 del mattino, si è incastrato con la ruota della sua bici elettrica all’interno della feritoia della rotaia, in zona Carpenedo, di fronte alla Coop, finendo a terra. Ieri mattina il figlio si è presentato dal legale dell’Adico Patrizia Tagliapietra, che seguirà la sua pratica e sporgerà denuncia al Comune chiedendo risarcimento danni. L’uomo nella caduta, si è completamente rotto il setto nasale, attualmente non riesce a piegare un piede oltre ad essere pieno di escoriazioni non ancora guarite. Per rimettersi ci vorrà ancora del tempo, il decorso non sarà breve. Il figlio è deciso ad andare fino in fondo, per accertare le responsabilità di quanto accaduto. Ieri ha consegnato i primi referti medici all’avvocato. <>. Prosegue: <>. Chiarisce:<>. A breve sarà aperto un blog e non appena formato ufficialmente, il nuovo comitato andrà in piazza con un banchetto, per far sapere che chi è caduto, ha qualcuno a cui rivolgersi. La struttura logistica sarà fornita dall’Adico. <>. La de nuncia al Comune arriverà a breve e si aggiungerà a quelle già esistenti. Le prime cadute, sono avvenute in via Triestina. In via San Donà un ragazzino di 14 anni è rimasto gravemente ferito, qualche giorno fa una signora per scansare un mezzo degli operai che lavoravano al marciapiede, è volata dalla bici.

venerdì 16 ottobre 2009

Gli europarlamentari italiani i più pagati d'Europa

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16 ottobre 2009 14:32
Gli europarlamentari italiani i più pagati d'Europa

Gli europarlamentari italiani sono i politici più pagati d’Europa con stipendi medi da favola: oltre ventimila euro al mese.
Stipendi certificati da una ricerca promossa dal massmediologo Klaus Davi che ha calcolato lo stipendio medio mensile nell’ultimo anno, prendendo in esame i dati pubblicati di siti ufficiali dei parlamenti e governi dei principali Stati membri dell’Ue.
“Ecco i numeri e i dati che faranno parlare di scandali, lasciando irritati non poco i cittadini che intanto continuano a leggere su quotidiani e libri d’inchiesta di come, invece, i politici italiani con uno scranno europeo continuino a disertare le sedute e non conoscano le lingue” dichiara il presidente dell’ADICO, Carlo Garofolini
Va comunque detto che questa cospicua busta paga viene contesa dai colleghi inglesi che guadagnano un poco di più: 20.760 euro lordi mensili, contro i 20.600 euro percepiti dagli italiani. Ma, calcolando il costo della vita molto più bassa in Italia che nel Regno Unito, il primato ritorna nel BelPaese. Seguono poi francesi che, grazie alle somme corrisposte per il pagamento degli assistenti, raggiungono una busta paga di 20.416 euro. Un importo, quest’ultimo, addirittura doppio rispetto ai rappresentati tedeschi, quarti in classifica con 10.729 euro. Sopra gli 8.000 euro percepiti mensilmente: irlandesi, olandesi e austriaci (rispettivamente con 8.615, 8.060 e 8.023 euro), seguiti da belgi (6.625 euro), spagnoli (4.945 euro) e finlandesi (4.350 euro). Fanalino di coda dell’Unione sono i membri del governo portoghese e quello lituano con 3.707 euro e 3.139 euro.

Rimborso dell'Iva sulla Tia: disponibili i moduli

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16 ottobre 2009 17:30
Rimborso dell'Iva sulla Tia: disponibili i moduli

La Corte Costituzionale, con sentenza n. 238 del 16 luglio 2009, pubblicata il 24 luglio 2009, ha messo la parola fine sulla diatriba se TIA (Tassa di igiene ambientale) e TARSU (Tassa sull’asporto rifiuti solidi urbani) siano tributi o corrispettivi di un servizio.
La raccolta dei rifiuti solidi urbani, sia nella versione TIA sia nella versione TARSU, è un tributo e pertanto l’imposizione dell’Iva (aliquota ridotta del 10%) è illegittima perché non è ammissibile l’imposizione di una tassa su di una tassa.
Pertanto il comune o l’ATO a cui avete pagato la Tarsu hanno 90 giorni per rispondere alla vostra richiesta di rimborso. Se non rispondono vale il principio del “silenzio diniego”.
Potete presentare la richiesta di rimborso fino al 24 luglio 2011, ovviamente più aspettate più slittano i termini di prescrizione. In pratica entro il 2009 potete chiedere il rimborso fino al 1999, dal 2010 potete risalire al 2000 e così via.
Presso la segreteria dell’ADICO sono disponibili i moduli di richiesta di rimborso; se decidete di avvalervi dei nostri esperti, verrà richiesto un piccolo contributo per le spese.

Contratti telefonici:

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14 ottobre 2009 17:07
Contratti telefonici: è possibile richiedere la trascrizione della telefonata D’ora in avanti e’ obbligatorio per le aziende rendere disponibile la registrazione della telefonata che comporta l’attivazione di un serviz...io commerciale.
”E’ ancora una volta il Garante della privacy a intervenire sulla disciplina dei contratti a distanza, quelli cioè che si concludono tra un consumatore e un fornitore senza la presenza fisica e attraverso tecniche quali la telefonia, Internet o la televisione” spiega il presidente dell’ADICO, Carlo Garofolini.
”Malgrado queste modalità di vendita sono disciplinate dal Codice del Consumo agli articoli dal 45 al 68” – fanno sapere dalla segreteria dell’ADICO, - “ancora numerosi sono i consumatori che si rivolgono ai nostri Uffici lamentando pratiche poco leali e corrette di cui risultano poi vittime”.
Pertanto qualora un consumatore contesti l’attivazione di un contratto da parte di un gestore telefonico ad una proposta commerciali, “ha il diritto di poter richiedere alla società la registrazione del colloquio telefonico che ha comportato l’attivazione del nuovo servizio;
nulla vale la trascrizione dei contenuti della conversazione” conclude Carlo Garofolini.

venerdì 9 ottobre 2009

In Italia 4,4% famiglie faticano sfamarsi

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8 ottobre 2009 12:37
In Italia 4,4% famiglie faticano sfamarsi

In Italia il 4,4% delle famiglie vive sotto la soglia di povertà alimentare
Un allarme indigenza che scatta quando la spesa per cibo e bevande è inferiore a 222,29 euro al mese. Il limite è stato individuato a livello nazionale dallo studio realizzata dalla Fondazione per la Sussidarietà, insieme alle università Cattolica e Milano-Bicocca, che hanno messo a punto anche gli indici regionali per tenere conto del differente costo della vita.
“I più colpiti risultano essere i disoccupati, i cittadini con un titolo di studio basso e le famiglie numerose” spiega il presidente dell’ADICO, Carlo Garofolini
Si conferma anche il divario tra Nord e Sud: nelle Isole oltre il 10% della popolazione fa fatica a trovare i soldi per mangia e bere. Mentre in Toscana, Liguria, Veneto e Trentino Alto Adige soffre la fame una percentuale molto più bassa di persone, meno del 3%.
Nel 60% dei casi risulta essere la perdita del lavoro le cause principali alll’incidenza della povertà alimentare, i disoccupati (12,4%) e assai minore tra chi un posto ce l’ha (3,4%).
“Quando casa e alimentazione entrano in conflitto, perché non ci sono abbastanza soldi per entrambi, ad essere sacrificata è molto spesso l’alimentazione” fanno sapere dalla segreteria dell’ADICO.
Ma si diventa poveri anche per problemi di salute/disabilità (30%), morte di un familiare o separazione dal coniuge (15%). Le famiglie più povere sono infatti quelle monogenitore (20,8%).
Il rapporto, infine, stila quella che si può definire la dieta dei poveri. Lo scontrino mensile non prevede più di 28 euro di pane e cereali, 35 di carne e salumi, 14 di frutta, 10 di pesce, 14 di frutta e 9 di bevande.
Le famiglie con la spesa ridotta all’osso per il cibo hanno difficoltà soprattutto a pagare le bollette (25,7%), e le spese condominiali (20,8%). E hanno dei sogni nel cassetto che alle famiglie abbienti potrebbero apparire modesti: il 40,6%, se avesse 1000 euro al mese in più rispetto alle normali entrate, li impiegherebbe per l’acquisto “di alimentari di qualità”, e una percentuale equivalente “per cure mediche-dentistiche”. Soltanto un modesto 19,8% li spenderebbe per un viaggio, un 6,9% per cure termali e un 4% in beni di lusso (orologio, gioielli, arredamento).“Questi dati dimostrano che la povertà alimentare in Italia diventata un’amara realtà. Ci dovrebbe essere un coordinamento delle politiche pubbliche con quelle private e delle industrie alimentari, per distribuire in misura maggiore le eccedenze di cibo”, conclude Carlo Garofolini.

ADICO contro la privatizzazione dell'acqua

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8 ottobre 2009 13:22
ADICO contro la privatizzazione dell'acqua

Dal 2012, grazie alla legge 133/08 "recante disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria" approvata ad agosto dal Parlamento la gestione del servizio idrico integrato in Italia sarà privatizzato. Da diritto acquisito, l’acqua diventa merce, prodotto commerciale soggetto alle regole del mercato.
”Un sistema idrico gestito da privati porta vantaggi solo ai soci privati; con scelte poco trasparenti in merito a piani industriali, bilanci e tariffe, con conseguenti aumenti delle bollette”, dichiara il presidente dell’ADICO, Carlo Garofolini; che aggiunge:”non è un caso che il Comune di Parigi ha deciso la ripubblicizzazione dei servizi idrici; infatti dal 1 gennaio 2010 un Ente di diritto pubblico, nel cui comitato di gestione siederanno anche i rappresentanti dei lavoratori e degli utenti, gestirà l’intero ciclo dell’acqua della capitale francese”.
”Ritengo incredibile una gestione dell’acqua messa sullo stesso piano della gestione dei rifiuti; è una scelta politica gravissima che sarà pagata a caro prezzo dalle classi deboli di questo paese” dichiarano dalla segreteria dell’ADICO; “l’acqua è un bene supremo che nei prossimi anni rischierà sempre più scarseggiare, sia per i cambiamenti climatici, sia per l’incremento demografico”.

giovedì 8 ottobre 2009

Disservizi Enel

Numerose e continue sono le segnalazioni che riceviamo in segreteria dell’ADICO relativamente ai disservizi da parte dell’Enel Energia riguardanti le definizioni di nuovi contratti.
Caso tipico quando un consumatore acquista un’abitazione usata, quindi già dotata di tutto il necessario, per ottenere velocemente l’allaccio. Compila on-line il form di richiesta attivazione di un contratto gas ed energia sul sito di Enel Energia (a fine agosto) ed invia per fax il contratto firmato pochi giorni dopo.
Dopo giorni, settimane di attesa, chiama il call center una, due, decine di volte senza che nessuno sappia dare informazioni precise riguardo la sua pratica di attivazione; nemmeno se il contratto è in attivazione.
Al suo nome non corrisponde alcuna attività, di contro gli viene suggerito, ogni volta, di rinviare il contratto firmato via fax.
Spazientito si rivolge ad ENEL Servizio Elettrico SpA (cioè l’azienda relativa al mercato non libero) ed ottiene la fornitura dell’energia in due ore.
Dopodiché resta da risolvere il problema della fornitura del gas uso domestico.Richiama il call center il quale gli riferisce:

che l’offerta sottoscritta on-line (energia e gas congiunti) non è più attiva nonostante alla data del 02 ottobre, è ancora visibile la sottoscrizione nello specifico sito internet dell’enet.it
che è preferibile attivare i contratti online rivolgendoci ad un operatore (??)
che è più conveniente eliminare dal sistema i due contratti e crearne uno ex novo per il solo gas;
che i contratti bloccati ma ancora presenti nel sistema non sono eliminabili e pertanto è necessario inviare un ticket alla divisione informatica;
che è necessario richiamare 5 giorni dopo (??) per avere la certezza che avvenga quanto descritto nel punto precedente.
Il nostro lettore attende una settimana, richiama il call center, rispiega per la trentesima volta la situazione e scopre che il vecchio contratto non è stato ancora eliminato dal sistema. Continua a richiama ogni giorno ed alla data del 02ottobre, nulla è ancora stato fatto per metterlo in condizione di stipulare il nuovo contratto!
Questo in sintesi il calvario che alcuni consumatori affrontano prima di rivolgersi agli Uffici legali dell’ADICO: 30 telefonate al call center, vari fax, 40 giorni di attesa, dialoghi con operatori impreparati e che, spesso, offrono suggerimenti del tutto errati, ore del proprio tempo spese inutilmente, una e-mail di richiesta di intervento alla Autorità per l’energia elettrica e il gas (senza ovviamente alcun esito).

mercoledì 7 ottobre 2009

Sondaggio ADICO: quasi il 90% contrario al nucleare

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6 ottobre 2009 22:49
Sondaggio ADICO: quasi il 90% contrario al nucleare

Sono già oltre 3mila ed ogni ora aumentano, i cittadini della provincia di Venezia che nel giro di poco più di una settimana, hanno detto "no" al nucleare. Il sondaggio tanto gettonato, è stato lanciato dal presidente dell’Adico Carlo Garofolini, il quale ha proposto a tutti gli iscritti, diventati da poco oltre 6mila, e simpatizzanti, la domanda diretta formulata in questi termini:
"Con il referendum abrogativo del 1987 fu sancito l’abbandono dell’Italia al ricorso al nucleare. Sei favorevole o contrario al nucleare?".
Finora hanno risposto alla consultazione popolare ben 3.011 persone. E il risultato è schiacciante. Quasi il 90 per cento di chi ha deciso di votare attraverso il sito dell’associazione, ha espresso parere negativo. Motivazioni? "Perché il futuro – come indicava una delle risposte - sta in altre fonti di energia rinnovabile"(72 per cento), perché "il nucleare inquina ed è rischioso (8 per cento)" e perché "le centrali di terza generazione sono già vecchie" (9 per cento). Solo un timido 10 per cento ha acceso il voto dando l’ok al nucleare, dicendo di essere favorevole perché "si ridurrebbero i costi dell’energia"(4 per cento), "perché l’Italia è troppo dipendente dal petrolio" (5 per cento) e un 1 per cento "purché la centrale venga costruita lontano da casa propria".
A Chioggia durante l’estate appena trascorsa, il dibattito sulla ventilata possibilità di costruzione di una centrale nucleare, è stato assai caldo. Nei 10 siti indicati dal governo Berlusconi per ospitare le 4 centrali di cui l’Italia vorrebbe dotarsi, figura infatti anche quest’ultima. L’ipotesi ha scatenato un’ampia discussione in Consiglio regionale e pure in comune, anche perché il sindaco Tiozzo non si è mai dichiarato del tutto contrario e in qualche caso pure possibilista. "L’indagine non lascia ombra di dubbio" commenta Garofolini "anzitutto abbiamo utilizzato un metodo sicuro, che non consente di votare più di una volta. In secondo luogo le risposte sono articolate, tre positive e tre negative, ma è evidente che i contrari ad un possibile ritorno delle centrali nucleari, sono nettamente la maggioranza".
Domando: "Chi si può permettere di prendere decisioni in barba a leggi vigenti o espressioni della cittadinanza? Non si tratta in questo caso di essere ambientalisti, ma decidere se una legge che si basa su un referendum vada stravolta, talvolta seguendo le mode del momento. A volte ci sono sindaci che vogliono essere ricordati per aver realizzato qualche cosa di nuovo o di mastodontico. Lascia perplessi il fatto che qualcuno voglia portare avanti un progetto passando sopra il volere dei cittadini, specialmente in questo caso, in cui in ballo ci sono i nostri figli e le generazioni future". Precisa: "Il nucleare è una fonte energetica messa in dubbio e che produce scorie, le frontiere sono altre, senza contare che finora qualsiasi forma di privatizzazione non ha portato vantaggi e risparmi per i consumatori". Conclude: "Perché stravolgere l’ambiente e il nostro territorio?".

sabato 3 ottobre 2009

Non si deve pagare il notaio per cancellare l'ipoteca

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2 ottobre 2009 19:39
Non si deve pagare il notaio per cancellare l'ipoteca

“Troppo spesso le banche propongono al cliente di rivolgersi a un notaio a proprie spese per ottenere la cancellazione dell’ipoteca dalla casa piuttosto che attivare, la procedura semplificata”, denuncia il presidente dell’ADICO, Carlo Garofolini.
Bisogna sapere che “dal 1° gennaio del 2008, per legge, qualunque ipoteca non ha più valore una volta rimborsato il mutuo, perciò non si deve pagare il notaio per cancellarla” spiega Carlo Garofolini.
A conferma di queste segnalazioni e’, infatti, notizia della scorsa settimana che l’Antitrust ha multato un gruppo bancario per 325 mila euro. L’istituto in questione non ha rispettato le disposizioni legislative che regolano proprio le modalita’ sulla cancellazione dell’ipoteca a seguito dell’estinzione del debito.
Dalla segreteria dell’ADICO ricordano che “secondo quanto disposto prima dalla legge Bersani (articolo 13, commi 8-sexies e seguenti del decreto legge 7/2007, convertito con modifiche dalla legge 40/2007) e poi dalla Finanziaria 2008 (lettera d del comma 450 dell’articolo 2) per i mutui estinti dopo l’entrata in vigore della legge, la procedura prevede un sistema di automatismo della cancellazione dell’ipoteca da parte della banca senza alcuna incombenza a carico del mutuatario”.
“La banca e’ tenuta a rilasciare al debitore quietanza attestante la data di estinzione del mutuo e a trasmettere all’Agenzia del Territorio la relativa comunicazione entro trenta giorni dalla stessa data e senza alcun onere per il debitore” fanno sapere ancora da ADICO.
“Va, infine, ricordato che la durata massima dell’ipoteca stabilita dalla legge e’ di 20 anni. Dopo questo periodo, se non viene rinnovata, non ha più valore e la banca, anche se sul registro resta l’annotazione, non potrà più accampare nessun diritto nei confronti del debitore originario, né tanto meno dell’attuale proprietario dell’immobile” fa sapere Carlo Garofolini.

giovedì 1 ottobre 2009

Incentivi: in 4 giorni vendute 57 mila bici

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30 settembre 2009 18:04
Incentivi: in 4 giorni vendute 57 mila bici

Cinquantasettemila biciclette vendute in 4 giorni: questo il bilancio degli incentivi promossi dal ministero dell’Ambiente per l’acquisto di bici e biciclette a pedalata assistita. I 7 milioni e 700 mila euro stanziati hanno innescato acquisti per quasi 22 milioni. La quota media dell’incentivo e’ stata di 130 euro (il 30% del prezzo) e quindi il costo medio delle bici acquistate di circa 400 euro. ”Sono entusiasta – afferma il ministro Prestigiacomo – della risposta che gli italiani hanno tributato agli incentivi del ministero dell’ambiente. Comprando 57 mila biciclette e spendendo 22 milioni di euro in 4 giorni per la mobilita’ sostenibile e’ stato dato un segnale fortissimo ed inequivocabile a favore di uno stile di vita amico dell’ambiente e della salute”. Un segnale, sottolinea il ministro ”che ci inorgoglisce perche’ avevamo visto giust o, ma ci assegna anche la responsabilita’ di assecondare in futuro con interventi coerenti questa che si e’ dimostrata grande passione nazionale”. Il sistema computerizzato che contabilizza gli incentivi e’ stato fermato ieri sera a quota 56.930 bici e 7 milioni 439 mila euro erogati, lasciando un margine di sicurezza per gli inevitabili aggiustamenti, rende noto il ministero. E non si esclude, al termine della tornata degli incentivi per le moto che prenderanno il via lunedi’ 5 ottobre, si possano realizzare economie che consentano di riaprire una piccola tranche di incentivi. Fra le città che hanno risposto meglio agli incentivi in testa e’ Roma con oltre 1500 bici vendute. Fra le regioni in testa la Lombardia giunta a quota 11 mila. (ANSA).