venerdì 25 settembre 2009

Indagine ADICO: aumentano le carte prepagate

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24 settembre 2009 19:24
Indagine ADICO: aumentano le carte prepagate

Gli italiani apprezzano sempre di più le carte di credito prepagate.
Da un’indagine condotta dall’Associazione Difesa Consumatori ADICO su un campione di oltre 600 persone, è emerso che il 12% degli intervistati ne possiede una in portafoglio; che il 67% dei possessori hanno un età compresa tra i 19 ed i 26 anni; il 14% sono stranieri; solo il 4% hanno un età superiore ai 65 anni.
La ragione principale, fanno sapere dalla segreteria dell’ADICO, “che le persone temono di restare vittime di truffe specie quando utilizzata i pagamenti su internet”.
Dati che trovano conferma anche nella nota diffusa dalla VII edizione dell’Osservatorio sulle carte di credito di Assofin, Crif Decision Solutions e Gfk Eurisko dove lo scorso anno si e’ registrato un boom delle prepagate +41,4%” annuncia il presidente dell’ADICO, Carlo Garofolini.
Numeri alla mano, per quanto riguarda le carte di credito, le transazioni hanno superato i 522 milioni (+3,7%) per un importo in aumento a 56 miliardi di euro (+7,9%) e un valore medio di 108 euro a transazione (104 euro nel 2007).
Le carte di debito hanno invece registrato una crescita in termini di transazioni effettuate su POS del 5,7%, per un valore complessivo di 81 miliardi di euro e un importo medio di 92,7 euro.
Nel mercato delle carte revolving, dopo un 2008 con un tasso di crescita sostanzialmente allineato al livello dell’anno precedente (+7,2%), nei primi sei mesi del 2009 il comparto mostra un incremento dei flussi finanziati del 2,9%. Le revolving in circolazione sono aumentate solo del 5,2% a dicembre 2008, mentre le nuove carte emesse si riducono del 5,3% a fine 2008.
Si conferma altresi’ la preferenza dei titolari per le carte opzione: il 64% delle transazioni effettuate nel 2008 risulta, infatti, attribuibile alle carte multifunzione, contro il 36% di utilizzi fatti con le carte revolving tradizionali.
Dati che confermano una tendenza tutta tricolore: gli italiani sono tra i piu’ prudenti in Europa e continuano a preferire l’utilizzo del denaro contante come dimostra ad esempio il numero di operazioni di pagamento fatte con POS per singolo terminale. Il BelPaese risulta infatti in ultima posizione rispetto ai principali Paesi europei, con 677 operazioni contro le 6.561 degli inglesi e le 4.811 dei francesi.
Un atteggiamento testimoniato anche dal fatto che il 56% dei possessori di carta di credito ha un’eta’ tra i 31 e i 50 anni e solo il 13% sotto i 30 anni. Inoltre, oltre l’80% dei casi possiede una sola carta di credito, con limiti di spesa piuttosto contenuti, dimostrando cosi’ abitudini e stili di vita del tutto diversi dagli altri consumatore.
Anche il livello di indebitamento delle famiglie italiane nel settore delle carte e’, infatti, tra piu’ bassi d’Europa: a maggio 2009 il tasso di sofferenza per le carte a saldo e’ stato infatti del 2,6% contro il 2% dei primi cinque mesi del 2008.

giovedì 24 settembre 2009

Diminuisce l'uso delle carte di credito

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23 settembre 2009 19:57
Diminuisce l'uso delle carte di credito

La crisi ha fatto tornare gli italiani alla loro proverbiale prudenza nell’uso delle carte di credito. Da un’indagine presentata stamane a Milano dall’Osservatorio curato da Assofin, Crif e GfK Eurisko emerge infatti che nel 2008 in Italia sono diminuite dello 0,7 per cento le carte di credito attive e il tasso di attività è passato dal 47 al 39,5 per cento. In calo anche le nuove emissioni. "Gli italiani si confermano tra i più prudenti in Europa", rilevano gli analisti dell’Osservatorio sulle carte di credito, che sottolineano anche un aumento del tasso di sofferenza, passato nel maggio 2009 al 2,6 per cento, contro il 2 per cento del maggio dell’anno scorso.
Altro segnale di ‘prudenza’ sta nel fatto che l’80 per cento dei titolari possiede una sola carta di credito, con limiti di spesa piuttosto contenuti.
Certo, gli italiani tradizionalmente non amano troppo indebitarsi, e preferiscono l’uso del contante all’addebito sulla carta, tanto che l’Italia risulta anche l’ultima in Europa per il numero di operazioni di pagamento fatte con POS per singolo terminale (appena 677 operazioni contro le 6.561 degli inglesi e le 4.811 dei francesi). E questo nonostante nel 2008 sia cresciuto del 5,7 per cento il numero di transazioni effettuate su POS.
Però ad accentuare questa tendenza ‘conservatrice’ è sicuramente la crisi: infatti nel 2007 si era registrato un aumento delle carte di credito attive del 9,4 per cento rispetto all’anno precedente. Tuttavia cresce il numero di carte di debito e di credito in circolazione. E crescono anche le transazioni (più di 522 milioni nel 2008), e il loro valore medio: 108 euro contro i 104 del 2007. Frenano le carte revolving (che permettono il pagamento a rate), che negli anni precedenti avevano avuto uno sviluppo a tassi robusti. Infatti dopo l’aumento del 7,2 per cento dei flussi finanziari registrato ancora nel 2008, nei primi sei mesi del 2009 l’incremento è piuttosto contenuto, +2,9 per cento.
“Gli italiani hanno finalmente capito di non usare le carte di credito come un comodo sistema per indebitarsi invece che come strumento per semplificare i pagamenti al supermercato o su internet” spiega il presidente dell’ADICO, Carlo Garofolini.

martedì 22 settembre 2009

Cresce la disoccupazione in Italia

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22 settembre 2009 10:30
Cresce la disoccupazione in Italia

Il tasso di disoccupazione in Italia del secondo trimestre è pari al 7,4%, in crescita rispetto al 6,7% del secondo trimestre 2008. Si tratta del dato più alto dal primo trimestre 2006. Lo comunica l’Istat. Sul dato ha influito soprattutto l’incremento degli inattivi (+434mila unità), concentrato nelle regioni meridionali e dovuto a fenomeni di scoraggiamento: mancata ricerca del lavoro di molte donne per motivi familiari, al ritardato ingresso dei giovani nel mercato del lavoro.
In termini assoluti il numero degli occupati è calato di 378mila unità, in flessione dell’1,6% rispetto allo stesso periodo del 2008 (-0,3% rispetto al primo trimestre 2009). Il dato tendenziale, spiega l’Istat, è il peggiore dal secondo trimestre del 1994. Il risultato sintetizza il protrarsi della caduta dell’occupazione autonoma delle piccole imprese, l’accentuarsi del calo dei dipendenti a termine e la nuova riduzione del numero dei collaboratori.
Il tasso di occupazione, pari al 57,9%, è il più basso degli ultimi 4 anni. Il numero delle persone in cerca di occupazione sale invece a 1.841.000 unità (+137.000 unità, pari al +8,1 per cento rispetto al secondo trimestre 2008).
L’Istat segnala anche che la caduta dell’occupazione è dovuta in gran parte al calo della componente italiana (-399 mila occupati maschi e -163 mila occupate donne) mentre prosegue la crescita dell’occupazione degli stranieri (+89 mila unità maschi e +95 mila unità femmine).
(spunti tratti dalla repubblica.it)
”La crisi finanziaria ed economica, la più grave di questi ultimi cinquant’ anni’, si e’ trasformata in una crisi dell’occupazione e le prospettive a medio termine non sono incoraggianti”, spiega il presidente dell’ADICO, Carlo Garofolini, che conclude: “uno dei principali rischi e’ che una grande parte di questo forte aumento della disoccupazione acquisisca un carattere strutturale con uno slittamento di un certo numero di persone prive di occupazione verso una disoccupazione di lunga durata o l’uscita dalla vita attiva”.

Nuovi incentivi per bici, ciclomotori, motocicli ecc..

@@weblog 21 settembre 2009 23:29


Nuovi incentivi per bici, ciclomotori, motocicli ecc..In arrivo nuovi incentivi previsti dal Governo per chi acquista ciclomotori, motocicli, tricicli, quadricicli, biciclette, incluse quelle a pedalata assistita, veicoli assimilati a basso impatto ambientale.

Durante l’Eicma, il salone del ciclo e motociclo in corso a Milano fino a oggi, il ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo ha infatti annunciato che “ci saranno 14 milioni di euro di finanziamento, 7,7 milioni di euro per le bici, 5,1 milioni per i motorini ecologici e 1,7 milioni per sanare gli ordini rimasti in sospeso quest’anno”.

Inoltre, arriveranno anche stanziamenti per le piste ciclabili che permetteranno di costruire 110 chilometri di piste ciclabili nelle grandi metropoli italiane e 90 chilometri nei piccoli comuni.

Il contributo statale per le biciclette a pedali, rimasto del 30%, non sarà più dell’importo massimo di 700 euro come nel precedente accordo, ma di soli 200 euro, e una parte dei finanziamenti sarà destinata a coprire i rimborsi di quei negozianti rimasti scoperti a maggio scorso perché il sistema informatico andò in tilt e non riuscirono a registrare le loro vendite.

Seguendo le nuove modalità e facendo dell’esperienza della scorsa primavera un ottimo bacino di consiglio, va ricordato che gli ecoincentivi partiranno venerdì 25 settembre e sarà un vero e proprio click day che si aprirà alle 8 del mattino. A partire da quell’ora, infatti, oltre 5mila rivenditori di biciclette potranno iniziare a inserire le richieste di incentivo sul sito dedicato, nella speranza che questa volta non ci siano intoppi di tipo informatico.

Intanto sul sito www.incentivibiciclette.minambiente.it è possibile consultare le informazioni relative al nuovo meccanismo di incentivo: il nuovo portale è unicamente destinato al pubblico e fornisce tutte le indicazioni necessarie per capire come poter accedere agli sconti, compreso l’elenco dei negozi in tutta Italia che aderiscono all’iniziativa.

“Non è, quindi, superfluo, ricordare che la bicicletta rappresenta il mezzo più ecologico per eccellenza, quello che si inserisce al meglio nella grande sfida per migliorare l’ambiente, ridurre le polveri sottili e le emissioni di co2 come previsto dall’Ue” dichiara il presidente dell’ADICO, Carlo Garofolini.

lunedì 21 settembre 2009

Tarantini fuori dal carcere - Affaritaliani.it

Tarantini fuori dal carcere - Affaritaliani.it

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Foto ricordo del militare "Caserma Cascina Salerno"


Antitrust: c/c italiani carissimi -

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21 settembre 2009 09:00

Antitrust: c/c italiani carissimi

I conti correnti italiani sono cari, carissimi. E non è una sensazione: lo ha messo nero su bianco l’Antitrust al termine dell’indagine conoscitiva sul costo dei servizi bancari avviata un anno fa. L’importo medio di tenuta e movimentazione di un c/c ammonta a 182 euro, ma per l’Authority è presente “un’enorme variabilità dei prezzi: per la stessa tipologia di conto si può pagare anche 10 volte di più”.

In particolare, Italia, Austria, Francia e Spagna si distinguono per scarsa trasparenza e servizi bancari cari. Al contrario dell’Olanda dove, invece, il sistema bancario si distingue per i minori costi.

La commissaria Kuneva ha individuato diverse forme in cui si manifesta la mancanza di trasparenza: i problemi riguardano le informazioni contrattuali, il trasferimento del conto corrente da una banca a un’altra, il livello e la trasparenza delle tariffe praticate, il conflitto di interessi di impiegati o intermediari nel momento in cui forniscono indicazioni ai clienti.

Secondo Bruxelles, sono questi i motivi per cui solo meno del 10% dei consumatori europei ha trasferito il proprio conto da una banca a un’altra negli ultimi due anni.

Capitolo a parte per l’Italia dove il capo d’imputazione principale riguarda la struttura dei prezzi dei conti correnti, giudicata dalla Commissione “molto opaca” e tale da impedire ai consumatori di sapere quanto stanno pagando e di comparare le diverse offerte.

"Una restrizione alla trasparenza bancaria che si sta comunque cercando di arginare. Va, infatti, ricordato che a decorrere dal prossimo 1° novembre 2009 scatteranno i nuovi termini massimi per la data di valuta a favore del beneficiario di bonifici (un giorno), di assegni circolari (sempre un giorno) e di assegni bancari (tre giorni)" spiega il presidente dell’ADICO, Carlo Garofolini.

Più chiare e rigorose anche le disposizioni a favore dei clienti delle banche per ciò che riguarda la commissione di massimo scoperto e la surrogazione dei mutui.

Mentre dal 25 settembre entreranno in vigore le nuove norme sulla correttezza della informazioni con la clientela scritte dalla Banca d’Italia che vieteranno clausole in caratteri minuscoli e pagine di contratti incomprensibili.

Arriva la raccomandata elettronica. Brunetta rivoluzione la PA - Affaritaliani.it

Arriva la raccomandata elettronica. Brunetta rivoluzione la PA - Affaritaliani.it

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Riscuotere tributi un business da oltre 20 miliardi l'anno

@@weblog 20 settembre 2009 17:54


Riscuotere tributi un business da oltre 20 miliardi l'annoIl business della riscossione dei tributi è di 20 miliardi l’anno. A farla da padrona c’è Equitalia, la società a capitale pubblico ( 51% Agenzie delle Entrate , 49% Inps) che possiede 21 Equitalia locali e ha convenzioni con 4637 Comuni per un totale di 30 milioni di cittadini.

Rispettando e condividendo la cultura della legalità, l’ADICO accende i riflettori sull’’illegittimità dell’azione dei soggetti preposti alla riscossione, che abilitati ad agire nel “far west più totale, spesso inviano milioni di cartelle pazze, in deroga allo Statuto dei Diritti del Contribuente che impone certezza assoluta, verifiche rigorose e fondatezza formale e sostanziale del tributo da riscuotere” fanno sapere dalla segreteria dell’ADICO.

Ogni anno sono moltissime le cartelle pazze inviate dall’agenzia, costringendo i contribuenti a sostenere ulteriori spese e pazienza per far riconoscere la propria innocenza o buona fede.

Con le cartelle pazze gli esattori pretendono comunque le somme richieste applicando il principio, dichiarato incostituzionale, del "solve et repete", cioè "prima paghi e poi discutiamo", anche in presenza di sentenze dei Giudici di pace o delle Commissioni tributarie.

E per chi non paga, dopo 60 giorni scattano automaticamente le procedure esecutive con ipoteche sugli immobili che possiedi, le ganasce fiscali sulle auto e moto, i pignoramenti dello stipendio e dei conti correnti bancari e postali, e come previsto dal "decreto salva crisi", con l’aggravio di un aggio e interessi di mora del 18%.

”In pratica, i contribuenti dovranno remunerare gli Agenti della riscossione con un compenso pari al doppio di quanto previsto negli anni scorsi” afferma il presidente dell’ADICO Carlo Garofolini.

Dai bolli auto prescritti, già pagati o non dovuti; multe automobilistiche prescritte o annullate dai giudici di pace; tasse di smaltimento rifiuti richieste erroneamente ai proprietari anzichè agli affittuari; tassazione separata errata; con conseguenti ipoteche sugli immobili, ganasce fiscali su auto e moto, pignoramenti di stipendi e di conti correnti bancali e postali. Il tutto per far cassa ad ogni costo", dichiara Carlo Garofolini.

Dato che siamo in molti ad avere problemi con le cosiddette "cartelle pazze", ecco alcuni consigli realizzati dall’ ADICO sul modo di come far ricorso.

Innanzitutto occorre individuare l’Ente Impositore, cioè l’ente creditore, colui che in definitiva, per il tramite di Equitalia, ci manda una richiesta di pagamento. Questo è solitamente indicato nel dettaglio degli addebiti.

Occorre prendere nota del numero di ruolo cui è stato iscritto il tributo e prendere contatto con l’ente creditore per avere delucidazioni in merito. Chiedere all’ente impositore quale è il Giudice di Pace territorialmente competente cui inoltrare ricorso entro 30 giorni dalla data di notifica della cartella, per opporre ricorso.Il ricorso può essere inoltrato al Giudice di Pace a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno. Salvo rari casi in cui sia necessario opporre ricorso a più Giudici di Pace contemporaneamente avverso la stessa cartella (per tributi iscritti a ruolo da vari enti creditori), il Giudice di Pace richiede che venga allegata al ricorso la cartella esattoriale in originale e la busta con il timbro comprovante la data di notifica. Attenzione: la mancata prova della data di notifica è causa di inammissibilità del ricorso!

Inviato il ricorso al Giudice di Pace occorre tenersi costantemente in contatto con la cancelleria sia per avere notizie circa la notifica di richieste particolari da parte del Giudice di Pace, sia per sapere la data cui è stata fissata l’udienza.

Molto importante: nel ricorso specificare la richiesta non solo di annullamento della cartella ma anche la sua temporanea sospensione. Infatti le udienze vengono fissate solitamente dopo vari mesi dalla data di presentazione del ricorso. Ad udienza avvenuta, la pubblicazione della sentenza richiede altro tempo (da un mese a vari mesi…). Nel frattempo, se la cartella non è stata sospesa dal Giudice di Pace, l’Agente di Riscossione può arrivare a pignorare la vostra autovettura, la vostra casa od il vostro conto in banca. Dunque nel ricorso chiedere sempre contestualmente la sospensione dell’eventuale esecuzione del provvedimento impugnato.

venerdì 18 settembre 2009

Si fatica a pagare le spese condominiali

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18 settembre 2009 06:59

Si fatica a pagare le spese condominialiTra crisi, licenziamenti, precariato e cassa integrazione gli italiani faticano a pagare i bollettini ad ogni fine mese soprattutto quando si aggiungono, alle rate del mutuo, de...l prestito per l’automobile alle bollette varie, le spese del condominio.

La conseguenza è che molte famiglie hanno cominciato a saltarle, non onorandole con l’effetto immediato che i giudici sono chiamati sempre di più a dirimere ingiunzioni con un aumento consistente, dell’8,2% in un solo anno, delle cause condominiali che nel 65% dei casi sono rappresentante da istanze per richiederne i pagamenti.

L’Anaci (Associazione nazionale degli amministratori condominiali e immobiliari) ha calcolato, in proposito, che i tribunali italiani sono invasi ogni anno da oltre 120mila azioni legali per motivi di morosità, sui 185mila contenziosi connessi alla casa.

Si tratta di un mare di decreti ingiuntivi, opposizioni a decreti e a sanzioni amministrative, “con il rischio che per recuperare le somme spesso irrisorie si debbano sostenere spese legali molto più elevate, che solo in una porzione dei casi vengono pagate dal moroso”, spiega il presidente dell’ADICO, Carlo Garofolini.

Il dossier rivela che, l’80% degli episodi di litigiosità si risolve nell’ambito delle riunioni di condominio e il 12% delle liti trova una conciliazione dopo aver dato avvio ad un contenzioso legale che poi viene abbandonato. Mentre circa 8 casi su 100 arrivano dritti in tribunale, dove si risolvono solo con una sentenza.

“In base a queste cifre – spiegano dall’Anaci – si puo’ calcolare che in un anno i tribunali italiani abbiano accolto 106.000 nuove cause di natura condominiale e i giudici di pace 78.000, per un totale di 184.000 procedimenti sopravvenuti”.

Causa per danni da allagamento

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18 settembre 2009 09:52

Causa per danni da allagamento

A seguito dei danni provocati dal violento nubifragio di questi giorni “invitiamo i cittadini e le attività commerciali a raccogliere e conservare la documentazione relativa ai danneggiamenti riportati nell’eccezionale evento meteorologico ai fini dell’eventuale richiesta di risarcimento che l’ADICO vuole avanzare nei confronti dei Comuni”, annuncia il presidente dell’ADICO, Carlo Garofolini il quella che può definire “una causa per danni da allagamento”.

Molti cittadini in queste ore hanno segnalato alla segreteria dell’ADICO allagamenti di appartamenti, seminterrati e magazzini letteralmente invasi dalla pioggia che hanno danneggiato irrimediabilmente merce ed oggetti vari, anche a causa della conseguente umidità che sta impregnato gli ambienti circostanti invasi dall’acqua.

giovedì 17 settembre 2009

Record di giocate d'azzardo

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17 settembre 2009 07:03

Record di giocate d'azzardoLa crisi economica porta ad un calo economico in tutti i settori, ma non per casino online, scommesse o concorsi a premi; lo dimostra l’aumento delle entrate che riguardano questo setto...re registrate negli ultimi anni, che sono palesemente in controtendenza con il calo di ogni altro settore.

Il poker online ha un tendenziale di raccolta a 2,2 miliardi con 7 milioni di tornei giocati secondo i dati dell’Amministrazione Monopoli. Un risultato ancora piu’ significativo se si considera che il mercato del gioco online (compresi prodotti come le scommesse e i gratta e vinci), secondo le stime Aams, chiuderà l’anno in corso a oltre 3 miliardi di raccolta.

“La motivazione è facilmente reperibile nel fattore psicologico, quando il lavoro scarseggia, e la gente fatica ad arrivare alla fine del mese, e sempre più persone sperano di uscire da una situazione poco gradevole, tentando la sorte, nella speranza di vincere qualche somma sufficientemente alta da non doversi mai più preoccupare dei soldi per il resto della vita” spiega il presidente dell’ADICO, Carlo Garofolini.

domenica 13 settembre 2009

Domani iniziano le scuole tra proteste e difficoltà -

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13 settembre 2009 08:31

Domani iniziano le scuole tra proteste e difficoltÃ



Domani mattina, per 5 milioni di alunni di 12 regioni, suonerà la prima campanella. Il resto degli 8 milioni di alunni rientrerà in classe alla spicciolata nel corso della settimana.

”Sarà un avvio tra le proteste dei sindacati e le difficoltà degli Istituti di garantire le passate attività” spiega il presidente dell’ADICO, Carlo Garofolini.

Ma il primo giorno di scuola coinciderà anche con una serie di manifestazioni, nazionali e locali, di protesta contro i tagli voluti dal governo Berlusconi. Tra tagli (57 mila posti tra docenti e Ata), pensionamenti (40 mila) ed esuberi (10 mila) saranno 27 mila coloro che si ritroveranno, dopo anni, senza una supplenza.

Ma il ministro Gelmini, col maestro unico e le altre riforme, va avanti per la sua strada. I 27 mila supplenti annuali rimasti senza cattedra aspettano gli ammortizzatori sociali promessi. Resteranno invece a casa gli oltre 40 mila supplenti "brevi", scalzati proprio dai precari che il governo salverà con i contratti di disponibilità.

A ogni precario, che "avendo scelto di dedicare la sua vita alla scuola oggi rischia di vedere compromesse le proprie prospettive professionali"

sabato 12 settembre 2009

Continua a rallentare il prezzo delle case

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12 settembre 2009 08:18

Continua a rallentare il prezzo delle case

Per il terzo anno consecutivo il prezzo delle case in Italia rallenta. Nel primo semestre dell’anno si registra una contrazione dei prezzi del 6,1% sullo stesso periodo del 2008, ma in lieve miglioramento rispetto ai primi tre mesi dell’anno che mostravano un -7,8%.

Anche le transazioni immobiliari sono scese sia nelle grandi che nelle medie città, con una stima compresa tra il -14% e il -16% rispetto al primo semestre 2008.

Questi i risultati dell’indagine resi noti dall’indagine dall’ufficio studi di Ubh – United business holding, sull’andamento del mercato residenziale italiano.

In negativo, in particolare, tutti i principali centri urbani: -8,3% Palermo, -7,6% Napoli, -6,3% Roma, -5,7% Milano, -5,4% Torino, -5,3% Bari; ma colpite sono anche le medie e piccole realtà urbane, localizzate soprattutto nella provincia delle maggiori aree metropolitane, dove a soffrire di più e’ la domanda di chi deve fare ricorso a un finanziamento superiore all’80% del valore dell’abitazione.

Con uno sguardo al futuro, Ubh prevede che il 2009 si chiuda tuttavia con una flessione meno accentuata delle compravendite rispetto al 2008: il calo dovrebbe essere compreso tra l’11% e il 13%. Mentre la dinamica di aggiustamento dei prezzi si confermera’ a circa -10% su media nazionale.

“L’ andamento attuale del settore immobiliare è strettamente collegato a quello dell’ intera economia italiana, ormai entrata in una fase di recessione tecnica globale” spiega il presidente dell’ADICO, Carlo Garofolini che conclude: “dopo nove anni di crescita, il settore è entrato in una fase recessiva, la cui dimensione e durata risulta ancora di difficile previsione”.

venerdì 11 settembre 2009

Bot a tasso sottozero

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11 settembre 2009 15:53

Bot a tasso sottozero

Ieri i buoni del tesoro, i Bot hanno toccato tassi al minimo storico, “talmente bassi da non essere sufficienti a coprire le commissioni dovute alle banche” spiega il presidente dell’ADICO, Carlo Garofolini.

Una notizia che lascia “a bocca asciutta tutti i risparmiatori che investono in Bot” fanno sapere dall’ADICO; “in pratica si paga per investire”.

Infatti nell’asta di ieri, nel caso dei titoli trimestrali, per la prima volta nella storia si e’ verificato il passaggio in negativo proprio a causa delle commissioni. Un evento che per ora ha risparmiato i titoli annuali.

Numeri alla mano, per un investimento di 10.000 euro, l’ipotetico guadagno lordo annuo e’ di 38,2 euro e si trasforma al netto in una maggiore spesa (o perdita) di 8 euro l’anno. Non scendono sotto zero, ma certo garantiscono un ritorno quasi nullo i titoli annuali. Se si applica il prelievo fiscale al rendimento lordo di 0,741% e si considera il prezzo di aggiudicazione di 99,254, il risultato netto si ferma allo 0,65%. Tolte le commissioni bancarie si scende ancora allo 0,35%, ma si rimane comunque sopra lo zero. Per 10.000 euro investiti c’e’ un ritorno lordo di 74,1 euro che si riduce ad un netto di 35 euro.

Il 14% degli studenti acquistano libri dalla rete -

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11 settembre 2009 08:33

Il 14% degli studenti acquistano libri dalla rete

Lunedì gli studenti ritornano sui banchi di scuola e come ogni anno la storia si ripete: i testi scolastici costano troppo e si parla ancora di caro-libri. Nonostante non siano solo i testi a far lievitare i costi di un anno scolastico (si ricorda ad esempio la spesa per il grembiule, il diario, le penne, i pastelli colorati, il compasso, i quaderni, lo zaino o la cartella ecc..), a far preoccupare maggiormente le famiglie, però, sembrano essere principalmente i testi scolastici che, con i loro prezzi, risultano essere in effetti l’elemento che più influisce sulla spesa.

Quest’anno la soluzioni per evitare alle famiglie il salasso del caro scuola arriva allora da Internet.

Da un’indagine svolta dall’ADICO nella provincia di Venezia, intervistando circa 300 studenti, è emerso che il 14% hanno utilizzato la Rete per acquistare libri e materiali didattici usati, contro il 22% di coloro che si sono rivolti invece ai negozi di libri usati o vari mercatini.

“Più di 8mila inserzioni legate al mondo della scuola pubblicate su eBay, primo sito di compravendita online in Italia, ne sono la dimostrazione” fanno sapere dalla segreteria dell’ADICO. Dalla ricerca, fanno sapere che “la maggior parte delle inserzioni riguardano libri e dizionari; è sempre più diffusa infatti l’abitudine di rivendere i propri testi scolastici per poterne acquistare altri”.

Tra le offerte si possono trovare all’asta il libro “Leggere la storia” da 50 centesimi, oppure il dizionario di Latino “IL- Castiglioni e Mariotti” a partire da 99 centesimi.

“Un nuovo modo di acquisto che riuscirà ad abbassare di oltre il 50% la spesa per i libri di testo e materiali didattici; che quest’anno ammonterà a circa 450/600 euro all’anno” spiega il presidente dell’ADICO, Carlo Garofolini.

giovedì 10 settembre 2009

La "Giunta Zaccariotto" si aumenta lo stipendio del 10% -

9 settembre 2009 21:50

La "Giunta Zaccariotto" si aumenta lo stipendio del 10%

Mentre assistiamo allo show dei politici sulla necessità di tirare la cinghia e pagare le tasse per bilanciare i debiti dello Stato, la giunta provinciale di Venezia, insediata appena un paio di mesi fa, ha di fatto provveduto ad aumentarsi lo stipendio del 10%.

Infatti con un atto del 14 luglio, giorno del primo consiglio provinciale della neonata amministrazione Zaccariotto, il dirigente al Personale Alessio Bui, poi divenuto capo di Gabinetto, ha provveduto ad applicare alla lettera le disposizioni della Finanziaria 2006-2007, firmando una determina che aumenta lo stipendio di presidente e vicepresidente, assessori e presidente. Nello specifico, la presidente Francesca Zaccariotto passa da un’indennità di 7.369,58 euro a quella di 8.188,43, il vice Mario Dalla Tor da 5.527,19 a 6.141,32, gli assessori e la presidente Marina Belleello da 4.690,23 euro a 5.322,48.

“Alla faccia di Brunetta che si fa forte con i deboli, degli operai in cassa integrazione che percepiscono 800 euro al mese, dei precari, del federalismo fiscale, delle gabbie salariali, dei disoccupati, dell’abolizione delle province, di qualunque altra fesseria decantata dai politici durante la campagna elettorale”, spiega il presidente dell’ADICO, Carlo Garofolini, il quale aggiunge con grandissimo rammarico: “non desidero commentare oltre questo avvenimento, lascio alla coscienza di ciascun cittadino; alle famiglie senza più soldi in tasca; di coloro che non hanno manco i soldi di pagarsi le cure, gli affitti, le rate del mutuo; coloro che hanno ipotecato le proprie case per far fronte i debiti; coloro che faticano arrivare alla terza settimana; il compito di volerlo fare al posto mio”.

IL vizietto degli italiani di evadere le tasse -

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8 settembre 2009 10:03

IL vizietto degli italiani di evadere le tasse



Nel 2008 ogni italiano ha denunciato 12.900 euro, ma ne ha spesi 15.400 euro, ciò sta a significare che ogi anno al fisco sfuggono 2.500 euro a testa, circa 150 miliardi di euro l’anno.

“Il solito vizio degli italiani di evadere le tasse”, spiega il presidente dell’ADICO, Carlo Garofolini se pensiamo “che la forbice cresce fino al 50%, calcolando gli importi dichiarati al netto delle tasse”.

La strana fotografia fiscale, che emerge da un’inchiesta condotta dal Sole 24 Ore, mostra anche un altro dato: e’ al Sud che questo divario raggiunge valori record.

Il primato, in particolare, tocca alla Calabria che registra la distanza maggiore fra le uscite e i guadagni che tradotto in soldini equivale a dire che un calabrese spende in media 12.095 euro, pur avendo un reddito annuo ufficiale di 8.154 euro. In Sicilia la forbice e’ al 38,6% e si mantiene sopra quota 30% anche in Campania e Puglia.

Valori meno sgranati, invece, al Centro-Nord. In Lombardia si spende solo il 5,8% in più di quello che si dichiara, in Piemonte il 13,3% e in Emilia Romagna il 14,6%. Il Lazio con il 19,5% e le Marche con il 18,8% sono in linea con la media nazionale del 19%.

Discorso a parte – sottolinea il Sole 24 Ore – per Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta, dove la forbice fra consumi e redditi ufficiali e’ aperta come nei territori del Mezzogiorno, ma il fenomeno si spiega anche con altri fattori. Occorre considerare, infatti, che queste Regioni autonome offrono ai residenti contributi e incentivi per l’acquisto di beni di valore importante per cui in realtà l’entità dei consumi e’ da riferire non solo a redditi prodotti dalle famiglie ma anche agli aiuti ricevuti dagli enti.

Un confronto impietoso quello tra consumi e reddito dichiarato che sta tornando a essere un pilastro centrale nel contrasto all’evasione fiscale, inserendosi certamente nella nuova strategia adottata dall’amministrazione finanziaria nel contrasto all’evasione fiscale e caratterizzata da un piu’ intenso ricorso al redditometro.

E’ la circolare n. 49/E dell’8 agosto 2007 dell’Agenzia delle Entrate che ha rivitalizzato e riabilitato questo strumento che tanto semplice, quanto efficace. In sostanza, dice il Fisco, non si può spendere più di ciò che si e’ guadagnato. Salvo, naturalmente, che non si sia ricorso a forme di indebitamento, all’utilizzo del risparmio o a somme comunque già tassate o esenti da imposizione.

Truffe al bancomat:

giovedì 10 settembre 2009

“La disattenzione costa cara e quando si tratta di carte di pagamento lo scotto è carissimo” fa sapere il presidente dell’ADICO, Carlo Garofolini.

Il rapido aumento del numero di sportelli automatici, unitamente alle sempre piu’ sofisticate tecniche di clonazione e frode, si e’ tradotto infatti in un preoccupante aumento del 149% dei reati commessi tramite gli Atm nel corso del 2008 spiega l’Enisa.

Gli attacchi agli sportelli bancari automatizzati sono sostanzialmente di tre tipi: quelli finalizzati a rubare le informazioni della carta di un singolo utente; quelli mirati ai computer e che hanno l’obiettivo di raccogliere i dati delle banche; quelli più tradizionali e preferiti dai criminali come le rapine e gli scippi compiuti davanti agli sportelli delle banche.

“I continui appelli lanciati, le campagne di promozione promesse e i decaloghi ad hoc diffusi sembrano non arginare il fenomeno delle truffe a discapito di malcapitati titolari delle preziose tesserine” dichiara Carlo Garofolini.

Da ADICO ricordano sempre di adottare le necessarie precauzioni per evitare di rimanere vittime di tali reati quali “evitare di usare gli Atm che mostrino qualsiasi segno di manomissione; utilizzare sportelli automatici in posizione visibile e ben illuminata; controllare attentamente che il lettore di carte non presenti segni di dispositivi supplementari; quando si digita il Pin proteggere la tastiera per non far vedere il codice segreto. Se la carta viene trattenuta dallo sportello informare immediatamente la banca e l’emittente della carta”.

lunedì 7 settembre 2009

Sfruttatori senza scrupoli

Sono una ragazza di 17 anni, in data 07/08/2009 o iniziato un rapporto di lavoro con un negozio di abbigliamento situato dentro un centro commerciale il proprietario mi a proposto nove giorni di prova senza retribuzione con la promessa che finito i nove giorni di prova mi faceva l'assunzione. Già al terzo giorno mi assicurava che andavo bene per quel tipo di lavoro, però finita la prova precisamente il 16/08/2009 mi comunicava sgarbatamente che non poteva farmi il contratto perché minorenne, io gli ho risposto che non era una scusa valida perché io sono iscritta regolarmente all'ufficio del lavoro dal 22/10/2008 e lo invitavo gentilmente a pagarmi le nove giornate di lavoro perché avevo buttato il "sangue" lavorando in quei nove giorni di seguito domeniche comprese senza avere un solo giorno di riposo e non avevo intenzione di regalarli a lui, invece lui mi risponde che l'accordo prevedeva nove giorni di prova gratuita e io ingenuamente ho accettato, io gli replicavo che sarei andata alla guardia di finanza e lui maleducatamente mi a replicato vai dove c**zo vuoi e mi a chiuso il telefono in faccia, anche quando gli chiedevo le generalità mi rispondeva in modo spavaldo: non ti preoccupare, stai tranquilla, vedi di passare una buona giornata, vedi di stare bene in salute, ecc.ecc.(secondo me mi vuole intimorire)Il rapporto di lavoro si e svolto dal 07/08/2009 al 16/08/2009 dalle ore 15:00 alle ore 21:15 ininterrottamente senza un centesimo di paga e con enorme sacrificio dei miei genitori a portarmi e a riprendermi dal lavoro visto che il lavoro dista 20 KM a/r da casa mia e il carburante lo hanno pagato loro, anche le bottigliette di acqua ho dovuto comprarmi altrimenti per loro sarei morta di sete. Attendo fiduciosa un vostro riscontro. Cordiali Saluti.-